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venerdì 28 febbraio 2014

il 21enne

Bella la gioventù. Hanno di fronte tutta la vita. Quando sento di giovani uomini e donne che se ne vanno, ho sempre il cuore trafitto da spade appuntite. Ho sempre la speranza che i ragazzi di oggi, facciano le scelte più giuste, che siano indirizzati da coscienziosi giudizi, che vengano formati da saggi maestri.
Pensavo questo, mentre aspettavo l'arrivo di un giovane ragazzo di 21 anni. Avevo visto le foto e sembrava un bel pezzo di figliolo, ma è anche vero che mi ero concentrato sopratutto,sull'attributo che di più avrei coccolato e con cui mi sarei divertito.
Mi arrivano messaggi un po' confusi, credo che il ragazzo si sia perso. Eppure non mi sembrava molto difficile arrivare da me. Gli spiego via messaggio cosa deve fare e dopo un po' mi avverte che è al portone. Gli apro  e lo sento salire, accosto la porta ed indietreggio. Sento il cuore battere forte, un così giovane ragazzo ha voluto provare una cosa del genere. Penso che a volte, così giovani, si hanno tanti timori e remore, non so se all'età sua avrei fatto una cosa del genere. Ma le generazioni cambiano e non si assomigliano affatto ed è questa la separazione generazionale, la stessa che probabilmente avevo io con i miei genitori.
Sento bussare alla porta e penso dentro di me quanto possa essere educato un ragazzo del genere! Ma dove si trovano più. Entra e saluta, è cordiale e socievole ed ha una voce profonda e da uomo. Dalla sua voce percepisco già una grossa eccitazione, la trasgressione del gloryhole lo ha rapito in un attimo. Secondo me osserva quel buco e si immagina quel che avverrà. Si avvicina al buco e si slaccia i pantaloni, la cinghia tintinna ed io mi avvicino. Mette nel buco un pisello barzotto, mi piace ! Subito mi dedico a lui. Cresce velocemente al calore della mia bocca. E' un cazzo bellissimo, largo e lungo e glielo dico anche, mi azzardo a parlare perché lui per primo l'ha fatto. Aggiungo anche che con quel bell'attrezzo deve far godere molto la sua ragazza. Ride divertito e si sente giustamente orgoglioso della sua virilità. Gli chiedo come si chiama e mi presento anche io, gli chiedo gli anni e mi conferma la sua giovane età. Sorridendo mi chiede se è il più giovane tra quelli che mi sono venuti a trovare. Sorrido anche io e gli dico di si, prima di lui il più giovane era il 24enne tutto ormoni.
Il suo cazzo un po' si è rilassato mentre parlavamo e quindi riprendo a lavorarlo con la mano in silenzio. Lui esclama "Dovrei insegnarlo alla mia ragazza a fare questo lavoretto" ed io rispondo sorridendo "Non credo ne sarà mai capace" e lui ride perché lo sa bene. Poi specifico che lo sto massaggiando con la mano e lui sembra sorpreso, pensava fosse la mia bocca allora gli chiedo se preferiva quando lo lavoravo con la mano o con la bocca e gli faccio sentire la differenza. Mi risponde che con la mano è più stimolato e che così facendo lo porto all'orgasmo ed aggiunge che posso fare come desidero. Riprendo a usare la bocca perché così prolungo il suo piacere.
Ad un certo punto, dopo una lunga e goduriosa pompa, mi dice che ha le gambe stanche e che gli tremano. Sarà il piacere? "Ma sei stanco di stare in piedi?"- gli chiedo e mi risponde di si. Scoppio in una fragorosa risata e gli dico "E che cazzo hai 21 anni!" Sorride ed imbarazzato mi dice "aho ma è così". 
Allora metto nelle mie mani un po' di lubrificante e lo massaggio energicamente ma sempre con dolcezza, lavorando sopratutto la cappella. Inizio a sentire il suo piacere aumentare, si avvicina l'orgasmo, mi avverte che sta per venire ed io proseguo sempre più veloce. Arriva il suo coito, quasi in silenzio, un fiotto di sperma parte e mi arriva sul braccio. Il suo respiro è veloce ma più rilassato. Lo pulisco con la carta e gli restituisco quel bellissimo cazzo che anche da moscio mantiene una forma perfetta. Non appena si tira indietro, si va rivestendo ma mi capitombola a terra esclamando "Cazzo ciò le gambe che non me le sento". Io rido divertito e gli chiedo se è tutto apposto. Nel frattempo suona il telefono, lo sta chiamando la mamma. Mi ritiro un poco imbarazzato quando gli chiede "Dove sei?". Sapesse. Avesse saputo mia mamma. Mi ricordo anche io certe telefonate in momenti poco opportuni. Sorrido ma è' un sorriso dolce amaro per quel ricordo.
Si riveste a puntino e si appresta ad uscire. Da bravo ed educato ragazzo mi porge la mano dal buco e sono felice di stringergliela. Ci salutiamo. E sono contento, più che del pompino e dello stupendo cazzo, per aver incontrato un giovane educato. In bocca al lupo ragazzo.






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