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domenica 28 settembre 2014

22 anni un gran bel torello ed un ragazzo in gamba

La sera scorre lenta, le auto sciamano innervosite verso le proprie case, persone affamate e stanche della giornata lavorativa, suonano i clacson al minimo ostacolo. La pioggia è scesa copiosa nei giorni passati, ha lasciato un velo di terra rossa su tutta la città. Ora l'estate sembra allontanarsi, il caldo asfissiante è stato spazzato via dall'acqua piovana. Temperature più miti rendono la notte serena e la mattina, il fresco ti sveglia mentre ti muovi per la città. L'estate sembra essersi spostata di un mese, è fine settembre ma l'anticiclone delle Azzorre staziona sopra di noi. Non dimentico le serate invernali al mio gloryhole, quando fuori il freddo gelava le mani e quando gli uomini entravano nel mio ingresso, trovano un tepore che diventava caldo grazie alla passione, la quale sgorgava dalle vene irrorate dal sangue, pompato dal cuore che smaniava per il piacere che si propagava per tutte le estremità.
Agogno adesso quel freddo. 
Dopo tanto parlare e tanti appuntamenti, è giunto il giorno di un ragazzo dalla tenera età di 22 anni. Un ragazzo che mi ha colpito per la semplicità con cui mi parlava e per il fatto che a questa così giovane età fosse già sposato. Mi raccontava di un errore di gioventù e del tentativo di riappropriarsi della sua vita e dare una possibilità all'altre parte del suo matrimonio.
E' sotto casa, mi avverte ed io gli do le ultime dritte. La porta di casa si apre e sento un educato "Posso? E' permesso?" e nel frattempo un rumore di suole che si puliscono sullo zerbino.
Lo invito ad entrare, la porta si chiude dietro ad un paio di jeans puliti e profumati. Si avvicina al mio buco, si cala i pantaloni e mi dona il suo giovane membro pulito ed addormentato. Lo accolgo nella mia bocca, è morbido, succoso, la sua giovinezza di sente dalla pelle e dalla morbidezza del glande. Lo sento gemere e sento il sangue scorrere lungo il suo corpo ed affluire nel suo morbido membro fino a farlo ergere con forza e vigore: la bellezza di avere 22 anni. Non è un pene enorme ma molto duro e di una buona larghezza, a volte non guardo le dimensioni ma sono altri fattori che mi spingono ad invitare un maschio.
Il ragazzo sembra estasiato, come mi han detto altri, ci so fare meglio delle donne. Ma non è in dubbio questa cosa, come fa un uomo a non sapere cosa si prova quando te lo succhiano? Un uomo sa donarti piacere, non può farlo una donna che ha un corpo diverso dal tuo, per quanta passione possa metterci non potrà raggiungere questi livelli. Non dico che non ci siano donne capaci di farlo, ma sono sicuro che sono in poche a poterselo permettere.
Il suo giovane cazzo sussulta ad ogni mia morbida carezza, ad ogni mio affondo di gola, il suo pube ha una peluria folta ed ispida ma profumata, i suoi testicoli sono ricoperti da morbidi peli neri come la pece, li pennello con la mia lingua.
Il ragazzo però non ha un'altezza consona al mio gloryhole, lo sento in difficoltà, credo stia in punta di piedi. Gli chiedo come va, e gli chiedo se vuole passare, ne avevamo già parlato e sembrava concorde nel fare questo passo.
Decidiamo di metterci più comodi, smonto il gloryhole e mi trovo davanti un ragazzo con un pizzetto che fa da corollario ad un viso rotondo e cordiale, un sorriso simpatico ed intelligente, quel pizzetto gli da qualche anno in più rispetto a quelli che ha, nel senso che senza sembrerebbe un ragazzino adolescente. Ha la maglietta mentre i pantaloni li ha già abbandonati all'ingresso. Lo faccio entrare, lo vedo sudare, e gli dico che forse è il caso che si tolga anche la maglietta. Si spoglia di fronte a me che lo guardo dal letto. Il suo fisico mi eccita, ha un petto villoso con un folto pelo nero. Non è alto, ma il suo fisico è massiccio ed il suo torace è largo e possente, le sue spalle sono muscolose e il suo addome non è piatto ma si sposa bene col resto del corpo, le sue gambe invece mi eccitano a morte, sono muscolose, pelose e mentre si piega per togliersi i calzini, le sue natiche fanno bella mostra di sé e sorrido.
Si adagia sul letto ed io riprendo a succhiare il suo bel membro leggermente addormentato, ma basta poco che ritorna vigoroso come prima, nel frattempo gli accarezzo le cosce muscolose e virili, le mie mani scorrono e percorrono tutto il suo corpo che amo accarezzare e a lui piace. Le sue mani scivolano sulle mie natiche e so cosa vuole. Mi metto carponi sul bordo del letto e lui in piedi, dietro di me, indossato un preservativo inizia a scoparmi con foga e decisione, mi monta come un vero torello, godendo e facendomi godere, con la voglia di sentire anche me godere dei suoi movimenti e della sua passione. Se la cava bene il ragazzo, è resistente ed affonda con forza e vigore senza essere ripetitivo nelle sue movenze. Lo sento accelerare, qualche colpo netto e forte e se ne viene godendo ed ansimando.
Ci rilassiamo, è sudato, ha lavorato il ragazzo. Lo asciugo e lo pulisco e parliamo della sua storia, gli chiedo curioso del suo giovane matrimonio cosa che, al giorno d'oggi mi risulta alquanto strana. Ascolto e comprendo, non ci sono bebè di mezzo ma preferisco tenere per me queste piccole ma pesanti confidenze. Permettetemi questa dimenticanza. E' un ragazzo intelligente, lavora e studia, come molti ragazzi di oggi ma non come tutti loro.
Si riveste il giovane virgulto, lo saluto e gli stringo la mano sperando di rivederlo quanto prima. So che non abita a Roma, ma credo che lo rivedrò. Prima di uscire mi chiede se ci sono tabaccai aperti, ha finito il tabacco, purtroppo non credo ce ne siano aperti, eccetto i distributori, ma quelli vendono solo pacchetti di bionde. Gli do allora qualcuna delle mie: "Me ne basta una, dai" ed io "No, non si da mai una sigaretta, se ne danno sempre tre, tienile". Mi sorride ed è leggermente imbarazzato "Ok la prossima volta te le riporto", io mi metto a ridere e lo gli do una pacca sulla spalla dicendo "Ma che mi ridai!". Ci salutiamo, bella serata. 

giovedì 25 settembre 2014

Una fantastica doppietta

"Sono qui sotto". Ogni volta che leggo questa frase sullo schermo del mio telefono, mi si annoda lo stomaco. Sento crescere in me la voglia ed il desiderio. E' come se dovessi affrontare una nuova sfida a godere e a far godere il più possibile. L'adrenalina sale, mi affretto ad aprire il portone e a rispondere con le dovute informazioni. Mentre aspetto, immobile, quasi raggelato dall'emozione, il mio cuore palpita all'impazzata, i miei occhi sono fissi sul buco in attesa che la luce fioca del pianerottolo illumini il mio ingresso. La porta si apre, in totale silenzio una figura maschile entra, è un ragazzo di 40anni, un militare, l'ennesimo, li adoro, sono seri ed educati ma soprattutto sempre vogliosi. Ci scherzo ogni tanto e dico loro che a forza di stare sempre tra uomini, il livello del loro testosterone si alza a dismisura e li rende sempre vogliosi e carichi, un po' come le donne che se stanno assieme per molti giorni e mesi, regolarizzano tutte assieme il loro ciclo mestruale (confidenze che mi han fatto le mie amiche). Il bel militare si spoglia, lo sento armeggiare con i suoi pantaloni, si toglie le scarpe, si sfila tutto, rimane completamente nudo. Sempre in silenzio si avvicina al buco e mi porge un piccolo membro addormentato. Alla sua vista mi avvicino, mi inginocchio e dolcemente lo accolgo nella mia bocca. Fin dal primo assaggio, sento l'uomo gemere di piacere, ad ogni leccata e succhiata, corrisponde un suono gutturale o una vocale liberatoria. Il suo membro cresce, diventa sempre più duro, fino a sorprendermi per la sua durezza ed erezione.
Lo sento voglioso, percepisco la sua emozione e la sua adrenalina, tutto si manifesta in quell'erezione spaventosa e nei suoi testicoli ben depilati e compatti pronti per liberarsi di tutto il suo piacere.
Mi dedico anche a loro, giustamente e con gusto, li succhio, li lecco, li pennello con la mia lingua e poi riprendo nella mia bocca il suo membro d'acciaio, lo ingoio fino alle palle e quando lo tengo al caldo nella mia gola, sento i suoi gemiti aumentare, gemiti che sono un misto di piacere e di scoperta per una sensazione che sembra nuova oppure gemiti che manifestano una inaspettata sorpresa per piacere intenso.
La sua voglia è tanta, lo sento, ed allora aumento l'intensità del suo piacere, lavoro di mano e di bocca quel marmoreo cazzo e lo porto al limite dell'orgasmo, mi tolgo e bastano due carezze che tutto il suo piacere cola dal suo glande lucido e gonfio. Immagino la sua pelle tirata e i mille brividi che gli percorrono tutta la schiena, immagino la sua stanchezza e il tremolio delle gambe per l'intenso piacere. Lo pulisco e gli chiedo come si sente e lui "Fantastico": è la prima parola che gli sento pronunciare da quando è entrato. Come promesso, smonto il gloryhole e ci conosciamo. E' un ragazzo simpatico, un mio coetaneo, ha un bel fisico, un corpo liscio e levigato, qualche tatuaggio discreto ed un viso solare. Lo faccio accomodare, ci mettiamo sul letto e parliamo, è un bravo ragazzo e mi dice qualcosa di sè ed io ricambio raccontando di me. Le domande sul gloryhole sono inevitabili ed io rispondo soddisfatto, lui apprezza quello che ho fatto e si complimenta per l'idea e la realizzazione e mi descrive minuziosamente tutte le emozioni che ha provato.
Proseguiamo in un chiacchiericcio come vecchi amici, ma non posso non notare che la sua erezione non si è mai attenuata, lo guardo negli occhi e gli dico "Facciamo un bis?" e lui "Certamente, ci mancherebbe!". Ed allora mi avvicino a lui e riprendo in bocca il suo cazzo di marmo, questa volta posso leccare meglio i suoi testicoli depilati, la mia lingua affonda negli spazi inguinali, le mie mani sollevano il suo morbido culetto e posso spingere meglio il suo cazzo nella mia gola. Lo sento e lo vedo di nuovo gemere di immenso piacere. Poi mi sposta la testa dal suo cazzo, ha visto i preservativi sul comodino, sorride ed io capisco cosa vuole. Si alza in piedi, io lubrifico il mio buchetto voglioso e lui abilmente indossa un preservativo. Mi metto carponi sul letto e lui dietro di me appoggia quel membro durissimo sul mio buchetto, lo sento spingere delicatamente, e lentamente il suo cazzo scivola dentro di me. Entra ed entra tutto ed una volta dentro, il maschio voglioso stringe le mie morbide natiche ed inizia a muovere il bacino ed a togliere per poi affondare con decisione il suo cazzo nel mio buco ormai rilassato. Questa volta mi lascio andare io, lascio andare il mio corpo, le natiche all'insù e le gambe opportunamente divaricate per adattare il mio buco all'altezza del maschio. Mi scopa con foga, affonda e sbatte con vigore, lo sento godere ed io ho brividi lungo tutto il mio corpo, li sento scorrere come fiumi in piena che travolgono tutto ciò che incontrano. Lo sento ansimare, il respiro che accelera e anche i suoi colpi accelerano, è sempre più forte e più veloce ed alla fine, dopo un intenso piacere, lo sento esplodere dentro di me. Sfinito si distende sul letto, ed io, con cura, gli sfilo il preservativo e lo pulisco nuovamente. Ci siamo divertiti e nel salutarci mi dice che tornerà, tempo ed impegni permettendo ed io lo aspetterò con vero piacere, ma la prossima volta, voglio il tris, si perché mentre si rivestiva notavo ancora una intensa erezione, lo avevo anche ripreso nella mia bocca ma il tempo  è tiranno e a malincuore dobbiamo rinunciare. Ci salutiamo soddisfatti entrambi. Adoro i militari.

martedì 23 settembre 2014

Una misura fuori dal normale

Fa caldo, sembra di stare a Bangkok. L'umidità nell'aria si taglia a fettine, si suda anche stando fermi senza null'altro fare. La sera non si sta meglio, a volte una lieve brezza percorre rapida la mia casa, recandomi un temporaneo quanto illusorio refrigerio. I grilli cantano e le cicale ogni sera diventano sempre di meno. Quest'oggi ho preso appuntamento con un ragazzo di 35 anni, abbiamo parlato molto via web, sembra una persona simpatica e alla mano.  Purtroppo la sera non è libero, per ivv  motivi relazionali, quindi approfittiamo di un mio pomeriggio libero per poter soddisfare le sue curiosità.
Infatti, mi ha confessato di non aver provato mai una cosa del genere e quanto meno una bocca maschile, ma è molto incuriosito da questa esperienza.
Ricordo che quando misi su il gloryhole, era questo il mio scopo: attrarre quei maschi che non hanno mai provato ma che vorrebbero farlo, ho sempre immaginato la situazione: il silenzio, carico di tensione per il mistero, l'adrenalina che scorre nelle tue vene, il non dover interagire direttamente con un uomo e quindi liberarsi in fretta degli abiti e iniziare a godere senza intermezzi di imbarazzo. Ho scoperto poi col tempo che questa situazione ti dona, forse, una sicurezza che non ti aspetti e sei pronto a lanciarti in cose più ardite: il contatto fisico diretto.
Lo aspetto, leggo, fumo una sigaretta. Mi avverte che è sotto casa, gli do le ultime indicazioni e mi metto dietro al mio buco in attesa. Si apre la porta, il ragazzo saluta, la voce rotta dell'emozione, un saluto per spezzare quell'imbarazzo nonostante una parte di legno come divisorio tra due mondi e due esperienze. L'aver parlato molto via web, gli ha consentito di lanciarsi in questo timido saluto, come se in fondo mi conoscesse già. 
Si toglie la maglietta e poi si abbassa i pantaloni e mi porge nel buco un bellissimo membro già in fase di erezione. Lo accolgo nella mia bocca, ha un glande liscio e profumato, inizio a lavorarlo con le mie labbra e la mia lingua, lo sento crescere in fretta. Dall'altra parte, sin dal primo approccio, ho sentito emettere di gemiti di piacere e con un sorriso tra i denti mi sono applicato ancora di più. Il membro cresce, diventa enorme, è uno splendido uccello, dritto e lungo e di buona larghezza, supera di molto i 20cm.






Il ragazzo mi dice esplicitamente che lo faccio impazzire di piacere e che non ha mai provato una simile sensazione. Io gli faccio i complimenti per lo splendido cazzo, sembra imbarazzato da questo complimento e mi dice che in fondo per lui è normale. Sono sorpreso, solitamente un uomo con quel membro è molto più spavaldo. "Ma la tua ragazza ti fa i complimenti per il tuo membro? Insomma non ti dice che è bello grosso" gli chiedo incuriosito e lui "Ma si, qualche volta". Sciocca, penso dentro di me o particolarmente furba mi risponde la parte più scaltra di me.


Entrambi vorremmo che il gioco non finisse mai ed in effetti giochiamo a lungo, mi fermo, riprendo, lo tocco, lo accarezzo non potrei staccarmene subito e lui, dall'altra parte, vorrebbe che il gioco continuasse in eterno: me lo dice senza ritegno, tra un gemito ed un altro. Ma sento che il ragazzo è veramente esausto e va ricompensato per tutto quello che mi ha dato, non solo quello splendido membro duro e virile ma per il suo modo educato e cortese, per il suo carattere timido ma sicuro.
Allora afferro nella mia mano il suo membro ed inizio a segarlo con dolcezza e morbidezza, accelero  e accelero sempre di più fino a vedere i suoi testicoli gonfi salire sempre di più ed il suo glande, il suo glande sembra stia esplodere. Un respiro strozzato, un coito godurioso e tanta crema che sgorga da quell'idrante di carne.
Lo pulisco diligentemente, mentre si riveste parliamo e ci confidiamo che sarà ancora meglio la prossima volta. Ti aspetto bel ragazzone.




sabato 13 settembre 2014

Contro ogni più rosea previsione

Quando mi venne l'idea di costruire un gloryhole privato, prendendo spunto dai numerosi video di americani e tedeschi visti sui siti hard che voi tutti conoscete, mai avrei immaginato che le cose avrebbero preso la piacevole piega degli ultimi tempi. Avevo immaginato di rivolgermi ad un pubblico di uomini incuriositi da questa proposta, uomini vogliosi, carichi, curiosi, prettamente eterosessuali, al massimo bisessuali, i quali intimiditi dal doversi rapportare vis a vis con un altro uomo, si lanciavano in una esperienza con una persona dello stesso sesso, facilitati dal non doverla vedere.
Con l'esperienza, ho capito anche, che uno dei punti di forza di tutto questo processo di piacere è dato anche da altri fattori non proprio trascurabili.
Innanzitutto l'immediatezza della situazione: si entra, ti spogli e subito inizi a godere. Nessun convenevole di presentazione, nessun gesto impacciato per rompere il ghiaccio, non dover avere dubbi sul fatto di poter piacere oppure no da un punto di vista estetico (ma forse questa è una mia insicurezza e non vale per loro). 
Ho capito poi che l'ambientazione ha un forte impatto erotico: le luci soffuse, l'ingresso della casa che si trasforma in una sorta di darkroom del piacere, la quiete del posto, anzi, il silenzio quasi inquietante di un luogo che non conosci. Io dimentico che, chi viene per la prima volta, forse ha immaginato una situazione che invece non trova, ma forse la trova migliore di come l'ha immaginata.
Ed infine il mistero: l'adrenalina che circola copiosa nelle vene, perché il non sapere chi c'è dall'altra parte, ti fa scorrere un brivido lungo la schiena, è indubbio. Uomini sicuri di sé che con lieve sconsideratezza, condita da un coraggio virile, affrontano l'ignoto, sapendo che godranno ma non sapendo quanto. 
L'uomo di cui vi racconto oggi, era già venuto ed aveva già provato quelle emozioni, aveva varcato la soglia per conoscermi meglio ed a fine serata era entusiasta per tutto quello che aveva provato e saggiato. Ebbene sì, aveva sperimentato, come altri prima di lui, per la prima volta in assoluto, cose che mai aveva fatto. Rimasti in contatto, mi ha chiesto un altro incontro, ma anche questa volta vuole il gloryhole e la magia che esso crea, lo vuole come antipasto.
Entra, si spoglia, mi porge il suo membro, lo accolgo nella mia bocca e subito raggiunge un'erezione considerevole. Ha un bel cazzo questo ragazzo di 35 anni, non è molto lungo ma è largo, decisamente largo e duro, duro da morire.
La mia lingua lo esplora, la mia gola lo ingoia, i suoi gemiti sono linfa vitale per la mia eccitazione  e per il mio piacere. Si scosta, si abbassa e sempre in silenzio, senza proferire parola alcuna, infila la mano nel buco, tasta l'aria, cerca qualcosa, capisco.
Mi alzo, mi spoglio, ed avvicino il mio membro al buco. La sua mano l'accoglie, lo tira a sé con grande delicatezza e subito dopo lo sento avvolgere in un caldo ed umido riparo, sento la sua lingua percorrere ogni centimetro del mio glande, sento il mio cazzo duro scendere nelle profondità della sua gola, un lento e poi veloce risucchio di piacere immenso.
Poi, mi ridona il suo e riprendo a farlo godere. Questo scambio mi piace, ma, tornando al discorso iniziale, ecco: non lo avevo previsto, eppure accade e continua ad accadere e non me ne dispiaccio affatto.
Giunge il momento in cui il maschio vuole qualcosa di più, qualcosa che non aveva preso l'altra volta. Si allontana dal buco, lo sento armeggiare con qualcosa di plastica, non credo sia una caramella. Mi restituisce il suo cazzo vestito con un profilattico. Mi giro, lo appoggio al mio buco che ho ben lubrificato e lo faccio entrare con gran delicatezza e poi lascio a lui il compito di muoversi secondo il suo ritmo. Ma la posizione è scomoda, scomoda per entrambi ed allora decidiamo di abbattere il muro, come la prima volta. 
Ritrovo questo ragazzone, più basso di me, dal corpo senza peli, massiccio e ben fatto, un sorriso simpatico e tipico del meridione, le gambe muscolose, un fisico da torello che non può che eccitarmi. 
Entra, io mi metto carponi sul letto e lui dietro di me, in piedi, riprende a godere dentro di me. E' una furia ma sempre garbato, gode e mi fa godere, io mi rilasso, porgo le natiche all'insù, divarico le gambe per raggiungere un'altezza idonea alla sua e schiaccio il petto sul mio materasso, lui assapora il mio calore e poi, se ne viene liberamente, dopo essere uscito da me.
E' matido di sudore nonostante le temperature si siano abbassate, ma noto che fuori il cielo sia coperto e inizio a percepire una cappa di umidità che scende lenta sulla città. E' anche vero però, che lui ha fatto molto più movimento di me nell'ultimo quarto d'ora.
Parliamo sfiniti e consumati dal nostro piacere, ci fumiamo una sigaretta in compagnia e poi lui deve raggiungere dei suoi colleghi, lo lascio andare, tanto so che ci rivedremo. 
A volte le cose prendono delle pieghe che non avremmo mai immaginato, sappiamo a volte così poco di cosa pensa la gente e come reagisce alle cose, io non posso che prendere atto che questa volta, una mia idea ha preso una piega più piacevole di quanto avessi potuto immaginare.

giovedì 11 settembre 2014

Il marinaio

A volte sembra quasi che l'universo ti ascolti. Quell'erotico pensiero dei miei giorni di mare, si è manifestato, prima ciberneticamente e poi realmente.
Da tempo comunicavo con un ragazzo di 39 anni, attratto dal mio gioco e dal desiderio di voler "provare". Un'altra anima curiosa, dalla vita diurna insospettabile ma con un desiderio dentro di trasgressione e libidine. Finalmente sembra giunto il momento di concretizzare i nostri discorsi eterei. Prendiamo appuntamento, qualche piccolo inconveniente lo fa ritardare, mi disturba la cosa, si sa, ma non posso farci niente.
Si assenta precipitosamente dai suoi compiti, avvertendomi che poi deve ritornare al suo posto di lavoro. E' un marinaio, così si è identificato, immagino si riferisca alla Marina Militare, non è romano ma campano, sangue caldo e passionale. Finalmente mi avverte che sta arrivando.
Il sole è ormai tramontato da diverse ore, la notte è tiepida e la luna, piena e dall'argentea luce, fa capolino con tutta la sua magnificenza nell'immensità del cielo blu notte. Mi avverte che sta sotto casa, gli faccio seguire alla lettera il rituale, entra e la luce del pianerottolo illumina il mio ingresso dove regna una luce fioca e calda. Ci salutiamo e ci rallegriamo dell'agognato incontro finalmente concluso. Non si spoglia, lo sento slacciarsi i pantaloni, la cinta dei pantaloni tintinna nell'ombra, si  slaccia la patta e tira fuori il suo membro addormentato. 
Quando gli uomini compiono questo gesto semplice, il solo slacciarsi la patta, mi eccita ma non h a effetti positiva per il gioco, difatti questi non riescono ad appoggiarsi del tutto alla mia parete, ne consegue che il cazzo, sebbene di buone dimensioni, non è ha completa disposizione della mia bocca. Mi avvicino e lo accolgo con le mie labbra, un benvenuto al mio gloryhole. Il suo membro è morbido, grosso e profumato, lentamente lo sento crescere nella mia bocca. In breve tempo raggiunge una completa e potente erezione. Ha un cazzo bellissimo, largo e lungo, morbido; l'asta è venosa e turgida. E' un piacere farlo godere. All'inizio è avaro di gemiti e di mugolii, ma col passar dei secondi inizia a manifestare il suo piacere, non solo con una splendida erezione ma anche con respiri e smanie di piacere.
Lo succhio con passione, come merita quel bel cazzo: mi ispira. Lo accolgo tutto nella mia gola e quando lo faccio lo sento gemere ancora di più. E' resistente, posso lavorarlo con dolcezza, calma e passione, i miei movimenti si fanno più rapidi, sento il glande gonfiarsi ed i suoi gemiti aumentano sempre di più, non voglio fermarmi, lo voglio portare all'apice prima di togliermi, sacrificherò la ripresa video per dargli più godimento possibile.
Il suo cazzo sta esplodendo è duro come il marmo ed il suo glande è raddoppiato rispetto alla prima fase di godimento. Sento il suo respiro aumentare, lo sento gemere sempre di più, al momento opportuno mi tolgo e bastano pochi movimenti di mano per vederlo sciogliersi in una copiosissima ed esplosiva eiaculazione. Mi pento di non averlo ripreso. 
Lo pulisco, ma lui sembra non volersi allontanare, sta assaporando il momento o vuole che lo riprenda nella mia bocca, lo massaggio dolcemente e lui ci sta, gli lecco i testicoli dalla folta ma curata peluria, sembra non si voglia staccare da lì, non proferisce parola sembra quasi preso  dall'estasi, dal profondo ed intenso piacere che gli ho regalato. Finalmente si scosta, si rimette nei boxer colorati il suo bel membro ormai rilassato ma pur sempre di pregevole forma e dimensione. Mi ringrazia e mi augura buonanotte e si rituffa nell'oscura quiete della notte per tornare ai suoi compiti di marinaio. Chissà cosa fanno i marinai a terra. Mentre mi accingo a sistemare tutte le mie cose, mi arriva un messaggio "Sei stato fenomenale". Ringrazio e sorridendo mi tuffo anch'io nella notte quiete e profonda. La luna mi osserva divertita e m'illumina d'argento. Notte notte luna.





lunedì 1 settembre 2014

Bono davanti e di dietro

L'ultimo giorno di agosto, l'ultimo giorno d'estate. Il caldo umido di questi giorni, mi ha lasciato boccheggiare sul divano, tra un pasto e l'altro, tra un ozio e l'altro.
Abbandonati i cieli tersi della mia vacanza lusitana, il cielo di Roma si è sempre presentato opaco, sbiadito e pesante. Lieve brezza percorre la mia casa, gli odori delle cucine sottostanti inebriano le stanze di mille fragranze. Ma l'estate per me è sempre corta.
Passeggiare la sera senza essere ingombrati da vesti pesanti. Mi balena il ricordo dell'accoccolarsi a se stessi, il piacere di sentire il tepore di un piumino sulla tua pelle, respirare l'aria fredda e pungente di un pomeriggio di tramontana. Rifletto e vorrei una estate eterna.
La notte scende più velocemente, ogni giorno che passa il sole si fa da parte qualche secondo prima. Le ombre si allungano in maniera diversa, anche le cicale sembrano scomparse e sento i grilli cantare. La città si riempie lentamente e la gente passeggia per le strade nell'ultimo giorno di vacanza, quasi a celebrare la dipartita delle proprie ferie estive, un commiserevole ultimo struscio serale per la via sotto casa e non più per la strada dei luoghi di vacanza.
Aspetto un giovane uomo. Già mi ha fatto visita, si ricorda di me, vuole ritornare e riprovare le delizie che ha saggiato la prima volta. Ha  30 anni, di bell'aspetto, dotato di un considerevole equipaggiamento, non posso che essere lieto per il suo bis. E' sotto casa, gli apro ed aspetto dietro al mio gloryhole. Entra, un silenzio assordante ci unisce. Lo sento spogliarsi, si spoglia del tutto, rimane completamente nudo, si avvicina e mi porge nel buco un membro già eretto. Ha uno splendido uccello, dritto, in bella mostra porge il suo glande rosa e vellutato, è lungo e largo, ha una forma splendida. Lo accolgo nella mia bocca, provo splendide sensazioni a riempirmi di quella giovane carne, lo sento godere ed ansimare ad ogni mio assaggio, lo gusto con calma lo voglio per me.
Proseguo nel mio lavorio, ad un certo momento mi fermo ed interrompo quel silenzio di sensuale tensione "Va tutto bene? ti piace vero?", lo sento sorridere e mi risponde "Si, mi piace molto". Soddisfatto per la risposta, riprendo con vigore e passione la mia missione. Poi, improvvisamente mi chiede "Mi dai il tuo?" Sorpreso, mi ricordo del nostro primo incontro, mi aveva chiesto la stessa cosa. "Va bene" acconsento, mi alzo mi denudo e porgo il mio cazzo nel buco. La sua bocca rapidamente avvolge il mio uccello che, ancora addormentato, non tarda a svegliarsi. Le sue labbra si muovono rapide e voglioso, la sua lingua esplora ogni centimetro del mio membro ormai turgido e gonfio. Poi, un brivido, una sensazione di godimento più forte: la sua lingua è scivolata sui miei testicoli e li esplora con estrema dolcezza, questi finiscono ingoiati nella sua bocca e la sensazione di piacere mi divora la nuca.
"Non ricordavo fossi cosi bravo", sorride e mi ringrazia e prosegue incessante a darmi piacere, a prendere il suo piacere. Mi devo scostare ogni tanto, il piacere è così intenso e rischio di venire troppo presto. Mi allontano e lui mi domanda "Ma ti piacerebbe leccarmi dietro?". La richiesta mi lascia basito, non lo avevo mai fatto, mi butto ed acconsento, mi chino e lo vedo girarsi, ha delle natiche lisce, bellissime, tonde e sode, mi porge il suo buco, è perfettamente liscio e depilato, morbido succoso ed io non resisto, lo inizio a leccare.
Sento i suoi gemiti di piacere, la mia lingua, seppur con qualche difficoltà, lo accarezza e lo riempie, poi mi fermo e lui si rifà sotto con il suo splendido uccello, ancora duro e umido come l'avevo lasciato. Lo riprendo in bocca e lo faccio gemere nuovamente e poi mi chiede se lo voglio di dietro. Annuisco, gli dico che sarebbe più comodo dalla mia parte, ma titubante mi dice che preferisce provarlo dal buco, mi promette che la prossima volta oltrepasserà quella soglia. 
Prendo un preservativo, con qualche difficoltà glielo infilo e poi mi lubrifico per bene, mi giro e lentamente faccio scivolare quello splendido paletto di carne dentro di me. 
Mi appoggio al mio buco e lascio a lui l'onere del movimento, sento la parete scricchiolare, si muove con foga e decisione, ogni tanto mi fermo e lo sfilo, la posizione non è proprio comoda e poi lo rimetto dentro. Si ferma anche lui e mi chiede "Ma se spegni tutte le luci, insomma se si fa buio totale? In questo caso passerei di là". Inutile fermarmi a pensare alle più o meno profonde motivazioni che hanno smosso questa richiesta, lo voglio, gli dico di si, spengo tutte le luci e smonto il gloryhole.
Lo faccio entrare e mi metto carponi sopra il letto. Con delicatezza si appoggia al mio buco, lascia scivolare dentro di se il suo duro randello e poi inizia a muoversi con grande vigore e virilità, lo sento dentro di me sempre più profondamente, provo grande godimento, impazzisco dal piacere, lo sento ormai entrare e uscire totalmente dal mio buco ormai largo. Ma ho voglia di altro, nella mia testa è rimasto quello splendido buchetto depilato, tutto da riempire con la mia lingua, gli chiedo di darci il cambio, lui si sfila e si mette carponi sopra il mio letto. 
Gli occhi ormai si sono abituati alla poca luce nella stanza, la luce che filtra dalla finestra spalancata, il lampione dalla luce arancione che illumina la gente, la quale, ignara di ciò che succede a qualche metro sopra la sua testa, cammina indisturbata. 
Una splendida visione, il suo corpo virile, le spalle e la schiena perfettamente disegnate, le natiche sode e rotonde, le stesse che avevo visto prima solo di sfuggita, ora sono di fronte a me, pronte per essere afferrate e palpate. Riesco a vedere lo stacco dell'abbronzatura del corpo da quelle morbide e polpose chiappe candide come la neve, mi chino e riprendo a giocare con la mia lingua dentro il suo morbido buco.
Geme, gode, lo sento, lo voglio, infilo il mio dito con delicatezza, massaggio la sua prostata e lecco i suoi testicoli, con la mia mano destra tengo il mio membro che sta diventando sempre più duro.
Prendo un preservativo, lo infilo e lentamente lo penetro. Scivola piano dentro, entra del tutto e una volta scomparso, inizio a muovermi ritmicamente dentro di lui. Aumentano i suoi gemiti, afferro le sue polpose natiche, scivolano le mia mani sulla sua schiena liscia e virile. Aumento i miei colpi sono vicino all'orgasmo e sbattendo sempre più forte mi libero stremato delle mie ultime forze. Prendo fiato, mi sfilo lentamente, lui, timido e preda ancora di piccoli spasmi di piacere, rimane fermo. 
"Girati, adesso pensiamo a te", lo adagio sul letto ed inizio a succhiarlo aiutandomi con la mia mano ed in breve sento salire tutto il suo coito, parte dal basso ventre, percorre l'asta possente, arriva nel glande gonfissimo ed esplode come una fontana scaricandosi tutto sopra il suo liscio ventre e sopra il suo petto. Un orgasmo forte e violento che lo lascia senza respiro.
Si riprende in fretta però, sempre nell'ombra di uno sconosciuto motivo, mi chiede di andare in bagno, lo sento lavarsi per bene, lo sento rivestirsi, parliamo per pochi istanti, mi dice che deve andare al lavoro, lo saluto e lo ringrazio. Lui ringrazia me e spera di tornare presto.
Una serata che mi ha lasciato sfinito. E' un bel modo di chiudere il mese di Agosto.