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sabato 25 luglio 2015

Un venerdì sera molto caldo

La morsa di Caronte sta allentando la presa. In lontananza, nubi nere riversano sulla terra rovente scrosci di pioggia, qui arriva solo la fresca conseguenza di quei rovesci. L'aria attraversa tutta la casa ed accarezza il mio corpo nudo intento a preparare un venerdì di piacere.
Un giovanotto di 29 anni, che da tempo voleva venire a provare l'ebbrezza del mio gloryhole, finalmente si decide ed organizzo l'incontro. Mi aveva confidato che per lui sarebbe stata la prima volta in assoluto e non si riferiva solo al gloryhole. 
Queste situazioni sono per me sempre eccitanti, sapere di attrarre uomini che non hanno mai provato i piaceri che può dare un altro uomo, stimolano la mia fantasia e solitamente mi fanno dare sempre il massimo.
Non è solo una questione di narcisismo. La sicurezza che ho nel dare piacere mi diverte, e mi diverte ancora di più perché so che darò a questi uomini vergini un piacere che non hanno mai provato.
Aspetto, il rituale dell'attesa e della preparazione è per me importante, è fatto di tanti piccoli gesti che ripeto ogni volta pur sapendo che sarà ogni volta una situazione diversa.
Eccolo, è qui. Gli do le ultime indicazioni. Aspetto di vedere, attraverso il gloryhole che la luce del pianerottolo illumini l'ingresso della mia casa.
Tre colpetti alla mia porta, per chiedere il permesso. 
"Posso?" 
Una voce educata e leggermente imbarazzata riempie la stanza.
"Prego, entra pure"
"Che faccio chiudo la porta?"
Dentro di me rido, rido e ripenso ai discorsi con... si con te che stai leggendo questo racconto, con te con cui avevo già riso raccontandoti, appoggiati alla finestra, una situazione di questo tipo e la mia risposta alla domanda del giovanotto inesperto è quella che mi suggeristi tu.
"No, lascia pure aperto" poi mi riprendo e dico "beh credo sia il caso di chiudere non trovi?"
Forse la mia risposta l'ha un po' gelato, cerco di rendere la situazione più tranquilla.
"Allora, come va, sei pronto per questa esperienza?"
"Si, si, che faccio mi avvicino?"
"Avvicinati e rilassati"
Seguendo il mio consiglio, si cala i pantaloni corti estivi, si abbassa gli slip ed infila il suo membro nel gloryhole.
Mi abbasso e lo accolgo nella mia bocca. Lo faccio come sempre, con gran delicatezza, per far sentire il calore della bocca, per farlo sentire a casa. Questo lo rilassa. Ma ci vuole un po' prima che il suo membro inizi a diventare duro ma quando lo fa, mi accorgo che il suo cazzo è bello grosso, un po' curvo ma duro e grosso. I suoi testicoli non sono depilati ma li accolgo ugualmente nella mia bocca. Lo sento gemere di piacere.




"Come va? Ti piace?"
"Si, si, mi piace molto" risponde con la voce spezzata dal piacere, una risposta di cortesia perché avrebbe voluto non trovare la concentrazione per parlare, avrebbe voluto che la mia bocca non pronunciasse parole ma fosse piena del suo membro duro e voglioso.
Ho tempo per dedicarmi a fondo al suo cazzo, gli ricordo di avvertirmi quando vuole venire e  lui mi dice "Si, fammi venire, perché purtroppo non ho molto tempo, devo tornare in negozio".
La cosa mi destabilizza un po', mi prenderei cura di quel bel cazzo ancora a lungo ma devo venire incontro anche alle sue esigenze ed allora mi adopero affinché possa godere in fretta ma sicuramente al meglio delle mie possibilità. Con la mia mano lo faccio esplodere di piacere, lo pulisco e gli restituisco il suo bel cazzo.
Si riveste e mi ringrazia e prima di aprire la porta mi dice "Mi dispiace che vado di fretta, mi piacerebbe tornare molto presto a trovarti, così possiamo conoscerci"
Mi sorprende questa sua richiesta, di conoscermi di persona, visto che sono il primo uomo con cui ha fatto dell'attività sessuale. 
"Certo, non ci sono problemi, ti rivedrò con piacere". Chiude la porta e se ne va soddisfatto.
Io riprendo possesso della casa e mi rinfresco mentre aspetto la seconda visita.
Il ragazzo che deve venire ha poco più di trent'anni, non è alla sua prima volta e quando gli avevo chiesto se un uomo lo avesse già succhiato mi aveva risposto "Si, si e lo fanno molto meglio delle donne"
Arriva in sella ad una potente moto, gli apro, gli dico dove deve venire, sale le scale.
Anche lui bussa alla porta e chiede permesso.
Che bello è la serata delle persone educate ma allora esistono ancora!
Mi saluta e poggia il casco sulla panca, si spoglia senza esitazione e mette il suo cazzo barzotto nel gloryhole. Noto che anche lui ha una folta peluria pubica ma, come anche il ragazzo precedente, è profumato e ben pulito.
Il suo cazzo è circonciso, non se ne vedono spesso in Italia, gli americani vanno pazzi per gli uncut ovvero gli uomini non circoncisi, non so il perché, forse perché non ne vedono molti in giro.
Il suo membro non è molto grosso, diciamo di dimensioni normali, ma è molto largo, era stato sincero, me lo aveva detto, ma in fondo per me non è proprio una discriminante, eccetto casi disperati.
Cresce, cresce il suo bel cazzo, lo sento guizzare nella mia bocca, lo sento indurirsi e poi rilasciarsi, le sue dimensioni in fondo sono perfette per la mia bocca, posso farne ciò che voglio. 
So che con i circoncisi la sensibilità, a volte, diminuisce e quindi non bado molto alla delicatezza che ho di solito con gli altri glandi. Lo sento gemere di piacere, ho azzeccato la tecnica giusta anche con lui.



Con lui non ho grossa fretta, ogni tanto mi fermo e mi dedico ai suoi testicoli, vedo che gli piace molto come li prendo interamente nella mia bocca, come li lecco e li assaggio e leggermente li tiro verso di me.
Dopo tanto divertimento alla fine decido che è venuto il momento e quindi lo faccio godere con la mia mano sapiente.
Lo pulisco, ma ammetto che lo avrei preso nuovamente in bocca per farlo godere una seconda volta, ma è venuto il suo tempo e si riveste. Mi saluta e mi ringrazia molto educatamente, apre la porta e mi fa "Che faccio chiudo?"
Ma che è amico del ragazzo di prima? Rido e penso ancora a te perché ti avevo lasciato al telefono poco prima che salisse proprio lui, di cui stai leggendo.
"Si grazie, penso proprio che sia il caso" e rido con lui.
Dopo qualche minuto mi arriva un suo messaggio che dice "Very good! Ti sei trovato un nuovo amico". 
La sera è fresca si sta così bene, non ho voglia di andare a dormire ed allora stuzzico ancora qualcuno anche se non sono molto convinto, lo faccio più che altro per passare il tempo.
Ma, ebbene sì c'è un ma, caso vuole che abbia stuzzicato qualcuno che si trovi a poche centinaia di metri da casa mia, sta tornando a casa dalla moglie dopo il lavoro, come dirgli di no.
Il materiale che vedo è oltremodo ottimo, bisogna testarlo direttamente.
In pochi minuti è da me. Con molto garbo entra in casa, si spoglia quasi di tutto e infila il suo uccello nel buco. E' pulito e profumato ma avverto subito un odore particolare. Odore di frittura, immagino sia dovuto al suo lavoro.
Il suo cazzo cresce velocemente e debbo dire raggiunge dimensioni di tutto rispetto.




Lo sento bisbigliare con educazione, ha un accento romano molto forte, mi eccita mi piace perché è un mix di rude virilità e di educazione e rispetto.
Mi lascia fare, mi lascia giocare con il suo cazzo, poi inizia a muoversi lui e con delicatezza  inizia a scoparmi la bocca, toglie il suo cazzo dal buco e aspetta che io mi avvicini sempre di più e quando vede la mia lingua e le mie calde labbra si avvicina e le penetra come fossero un buchetto voglioso o una bella vagina. Prende sempre di più l'iniziativa.
"Ma senti un po', lo prendi anche dietro?"
"Si, certo"
"mmmmm e il tuo buchetto è caldo come 'sta bocca?"
"Penso anche di più"
"E perché allora non me lo fai provà?"
Di tutta risposta ingoio tutto il suo cazzo nella mia bocca, lo gusto ancora un po' e poi prendo un preservativo, glielo metto, mi giro e indirizzo il suo membro duro e lungo verso il mio buchetto. Lo infilo delicatamente, lo prendo tutto. Inizia a scoparmi attraverso il buco, sento la sua voglia, gli piace ma vuole di più.
"Perché nun me fai passà dalla tua parte?"
"Certamente"
In pochi secondi smonto tutto, mi appare un ragazzo sui 35-40anni, decisamente vissuti. dal fisico asciutto e ben fatto, un bel sorriso e una faccia simpatica anche se decisamente da gran paraculo.
Lo faccio entrare, mi metto carponi sul letto e lui in piedi riprende a scoparmi. 
E' rude al punto giusto, non mi sbatte, gode anche lui nel farmi godere. Infila il suo uccello, lo toglie e poi li rinfila, si diverte ad allargarmi il buchetto e gli piace vedermi aperto e godere delle sue arti amatorie, non fa nulla di fretta, se la sta godendo anche lui. Poggia il piede sul letto e prosegue a scoparmi con passione, facendomi sentire tutta la lunghezza del suo bel cazzo duro.
I suoi movimenti sono perfetti, mi prende le natiche, le allarga più che può, poi lo faccio io per lui e lui, mette le mani dietro la schiena e sicuro della durezza del suo membro d'acciaio mi scopa estraendo tutto il cazzo dal buco per poi rinfilarlo senza alcun problema. 
Dire che sto godendo è poco.
Poi mi chiede di riprenderlo in bocca e lascia fare a me per farlo venire copioso , avvertendomi come da me richiesto prima del suo coito poderoso.
Lo pulisco e mi ringrazia, gli chiedo se vuole lavarsi, accetta dicendomi che forse è meglio visto che deve tornare dalla moglie.
Poi mi guarda e mi fa "Se sente che vengo dal lavoro, mamma mia sta puzza de fritto pure nelle mutande se sente"
"Si, è la prima cosa che ho pensato quando lo hai messo nel gloryhole" e gli sorrido.
Mi fa tenerezza l'umiltà di quest'uomo. 
Lo accompagno alla porta e mentre ci salutiamo mi dice che l'idea che ho avuto è fantastica e mi chiede "Scommetto che piace a molti"
"Si" gli rispondo "comunque alla fine è vero che ci sono ogni tanto delle new entry ma alla fine sono più le persone che tornano"
"Allora tu sei uno che rivede le persone"
La domanda mi colpisce un po'.
"Si certo, se ci si è trovati bene perché no"
"Buono a sapersi, ciao" e mentre apre la porta, il gloryhole viene preso in pieno.
"Aho mannaggia scusami so' proprio un disastro" mi dice sorridendo.
"Non ti preoccupare, dai, buona notte" e lo saluto con il sorriso.
Decisamente una chiusura in bellezza per questo caldo caldo venerdì

giovedì 23 luglio 2015

Per l'ultima volta

Si può perdere la testa solo per un uccello? L'ho visto spuntare dal mio gloryhole non ricordo più quante volte, ho sentito il suo desiderio dirompente, ho gustato la sua trasgressione ed il desiderio di farmi felice e allo stesso tempo di farlo godere come nessuna bocca aveva mai fatto. 
Mi aveva detto la prima volta "Non pensavo fosse possibile provare delle sensazioni del genere". Avevo sentire, attraverso la parete le sue gambe tremare, il suo fiato spezzarsi in gola mentre assaporavo dolcemente il suo glande vellutato. 
Avevo immaginato il suo corpo tendersi come una corda di violino, mentre massaggiavo dolcemente con due dita, il suo sensibile frenulo che tirava un enorme e turgido uccello di misura e forma ragguardevole. 
Mi ero più volte fermato a guardarlo, mentre guizzava nel tentativo di richiamare la mia bocca o le mie mani per donarlgi quel piacere che per sua stessa affermazione non aveva mai provato. 
Mi ero ritrovato a desiderare una sua visita, non l'avevo mai fatto, perché di materiale umano e turgido non sono mai stato privo. 
Avevo ascoltato la sua voce, graffiata da chissà quante sigarette, ringraziarmi sempre pacatamente per il piacere che gli avevo dato.
Aveva rinunciato ad una serata speciale, quella con la coppia, perché mi avrebbe conosciuto dal vivo e avremmo rovinato qualcosa a cui lui non voleva ancora rinunciare.
Dopo il nostro primo incontro mi aveva mandato una foto scattata la mattina dopo, dove mi mostrava il suo bell'uccello in erezione al solo ricordo del dono che gli avevo dato la sera prima. 
Mi cercava abitualmente la sera e anche se per scelta sarei dovuto restare a riposo, mi sono sentito sempre di soddisfarlo perché lui soddisfaceva me.
Non ho potuto non ammirare i suoi fiotti di piacere, intensi, lunghi, potenti, che sebbene mi imbattessero abitualmente la porta ero felice di veder sortire dal suo membro che mai una volta ha esitato e che è sempre rimasto d'acciaio anche dopo il primo coito, in attesa di recargli un nuovo piacere.
Lo avevo scorto dalla finestra, virile nel modo di camminare, forse non proprio elegante ma possente nelle forme, alto, robusto dalle belle cosce tornite. 
L'ho cercato io perché avevo desiderio di vedere quello splendido strumento di piacere che sapevo suonare così bene, mi aveva accontentato ed era venuto da me.
Il solito rituale ormai consueto tra noi. Il saluto appena entrato, cordiale ed educato. 
Qualche piccolo particolare della sua vita strappato sempre alla fine del nostro incontro. 
I suoi slip ed i suoi boxer che a volte goffamente mi chiedeva di lasciare, pensando che in qualche mi modo mi potessero eccitare, lo trovavo simpatico e lo assecondavo dolcemente.
L'ho fatto godere come ogni volta e lui come ogni volta mi ha ringraziato.
"Certo che queste scale ti tolgono il fiato" mi dice appena entrato.
"Lo so, adesso ti riposi un attimo"
"Poi tanto ci pensi tu a spezzarmelo nuovamente"  e ride divertito.




Nessuna incertezza sul piacere che gli davo e come sempre gli dono quello che so dare e come al solito dopo il primo orgasmo rimane fermo per aspettare il secondo. 
Nulla cambia e poi alla fine: "Questo è l'ultima volta che vengo da te"
"Bh si adesso c'è l'estate io dovrei partire"
"No, intendo che non verrò più"
Non ho la prontezza di chiedergli perché ma forse non mi va, accetto la sua scelta, potrei fare mille pensieri, forse ha una nuova donna, forse ha paura di quello che sta diventando una strana abitudine, forse ci sono altre mille motivi che mi scorrono nella mente ma che non riesco nemmeno ad afferrare.
Sorrido "va bene, sono contento di averti conosciuto"
Mi saluta come sempre ha fatto, con educazione e gentilezza e chiude quella porta per sempre dietro di sé, per sempre?
Gli mando un messaggio per ringraziarlo e non solo per il suo bel membro e per le sue copiose e violente venute ma per la persona che è e che non mi sbaglio, lo sento che è così. 
"Buona vita", non posso fare altro che chiudere anche io quella porta, dietro di lui.
In fondo sono un gloryhole, avanti un altro.







giovedì 16 luglio 2015

I verginelli

A volte le cose che vi racconto assumono contorni magici e irreali, non mi par vero cosa mi capita: nel bene, intendo. E così in una sola serata sono venuti a trovarmi due uomini che non avevano mai provato una bocca maschile. Un giovanotto di 28 anni e un uomo di 41, anche le età sono molto indicative e ne fanno due persone da inserire senza dubbi tra i miei racconti. Ma andiamo con ordine.
Dopo mesi di messaggi e tentativi di conciliare i rispettivi impegni finalmente un bel 28enne mi dice di essere disponibile in un giorno a me propizio, colgo l'attimo e lo invito. Poi compare all'orizzonte un maschio eccezionale, 41anni, desideroso di provare questa esperienza e mi confida che non ha mai provato con un altro uomo ma la situazione del gloryhole è così eccitante che vuole provare, mi dice che mi contatterà al mio numero di telefono indicandosi come "il verginello". La cosa mi fa sorridere perché penso che questo uomo abbia veramente provato tutto nella vita e credo gli manchi solo questa esperienza nel suo curriculum amoris.
Programma la serata: prima il giovane ragazzo e poi l'esperto verginello più maturo.
Il ragazzo è sotto, mi avverte, seguo il mio magico rituale.
Sale, la porta si apre, entra timido e un po' restio, si cala i pantaloni ed infila il suo uccello nel buco e si lascia andare.
Mi avvicino e accolgo nella mia bocca il suo piccolo uccello, con tutta la cura che posso, perché senta che non c'è nulla di cui preoccuparsi, che la mia bocca, che lo avvolge con passione, lo vuole solo far godere. Ed ecco che la magia ha inizio.
In poco tempo il piccolo membro si innerva, diventa duro e pulsante, sento i suoi gemiti e proseguo nel farlo godere.




Non è tra i membri più belli che abbia accolto da me, ma la sua voglia di mettersi in gioco e di provare, mi spinge a dare il mio meglio di me: come sempre. Sento il suo piacere vivo, è nella mia bocca, è nelle mie mani. Sento pulsare la vita in quel membro duro ed eretto pronto a liberarsi e provare il piacere dell'orgasmo. So che non resisterà molto, mi aveva confidato di essere troppo eccitato e in astinenza da un po' ed allora ci vado piano, lo coccolo, lo pennello con la mia lingua sapiente. Sento il suo piacere ormai allo stremo della resistenza ed allora decido di farlo venire. La mia mano si muove lenta e poi veloce e libera tutto il suo pacere, come fosse imprigionato da ferree catene e tutto finisce in caldi schizzi di sperma. Lo pulisco ci salutiamo e s'invola soddisfatto giù per le scale del mio palazzo.


Aspetto l'altro verginello. Puntuale mi avverte, gli apro. La porta si apre sicura, entra in silenzio, guarda il gloryhole, è di fronte ad essso,  ma non tentenna, sta solo osservando. Sento i pantaloni che si slacciano, sento la cinta risuonare e penso a quanto sia eccitante questo suono, si avvicina al gloryhole ed infila il suo uccello.
Nelle forme è molto più bello di quello del giovane ragazzo e appena lo prendo in bocca inizia subito a inturgidirsi, raggiungendo la massima erezione in pochi istanti.





il glande è morbido e l'asta dura come l'acciaio, i suoi testicoli sono villosi ma non disdegno lo stesso dal leccarli e pennellarli con la mia lingua. Sento che spasima e gode, sento che il suo godimento è anche il mio, non riesco a fermarmi.
Lo sento arrivare, mi sposto e la mia mano finisce il lavoro intenso della mia bocca. Lo pulisco ma rimane fermo là. Il suo cazzo ancora duro sembra chiamarmi a sé. Non resisto e riprendo a lavorarlo.
Il gioco dura molto e con piacere dispenso piacere a questo bellissimo membro duro e felice di vedermi, di farsi coccolare dalla mia bocca e dalle mie mani, fino a sciogliersi in un secondo orgasmo ma non meno intenso del primo. Che serata!

mercoledì 8 luglio 2015

Serata doppia XL

Flegetonte ci guarda dall'alto, alita fiamme su noi poveri mortali che fino a 4 o 5 mesi fa imprecavamo per il freddo e la pioggia. Ed ora tutti a lamentarsi, io no. Questo calore mi ritempra, il canto delle cicale mi rallegra, la calda brezza che spira, mi accarezza il corpo.
Il cielo stasera si è infuocato al tramonto, l'arancio vivido sembra quello della brace, il cielo si adegua alla terra.
Questa sera aspetto qualcuno, nel calore della mia stanza, con le pale appese al soffitto che girano vorticosamente per creare un po' d'aria. Aspetto un uomo dalla voce calda e profonda, un uomo che più volte ha esaltato la mia capacità di farlo godere come non ha mai goduto. Viene per la sua terza visita e ho voglia di godermi il suo meraviglioso membro che ormai conosco bene.
Arriva con un po' di ritardo, fuori dalle finestre un frastuono riempie la casa, è musica, nemmeno troppo bella, che proviene da un centro sociale.
Sale, entra, si spoglia del tutto, mi saluta con gentilezza, ormai parliamo tranquillamente, poi con gentilezza pone il suo membro nel mio gloryhole già parzialmente eretto, piega le gambe, è alto.
Lo accolgo nella mia bocca ed in breve tempo il suo cazzo diventa di marmo e raggiunge la piena erezione.




Le forme del suo pene sono perfette, la sua dimensione in lunghezza è eccitante, la morbidezza del suo glande ti dona piacere al contatto. Alterno la lingua alla mano, gioco sapientemente con entrambe le mie estremità e mentre manipolo con cura il suo membro mi dice estasiato "Ecco questa cosa che stai facendo è meravigliosa".
Proseguo e mi fermo perché sento che il suo orgasmo è vicino. Con la lingua pennello i suoi testicoli depilati. I suoi gemiti mi fanno capire che sto giocando nei punti giusti, poi riprendo il suo membro in bocca e poi ricomincio con i suoi testicoli mentre la mano sfiora e manipola il suo membro d'acciaio.
Gode questo meraviglioso maschio: nei modi, nei versi, nei guizzi estasiati del suo membro durissimo.

Lascio e riprendo e lui ama questo mio gioco, me lo dichiara serenamente. Lo vedo impaziente di godere, di schizzare il suo caldo e tanto sperma tenuto al caldo dai suoi testicoli gonfi e ritratti sempre di più, pronti a spingere il liquido che contengono e che hanno conservato tutto per me.
Non posso resistere, voglio vedere il risultato del mio lento ed incessante lavorio di mano e di bocca, ed allora afferro il suo membro e lo masturbo sino alla fine, fino a farlo esplodere in tanti e numerosi, abbondanti schizzi che si spandono vicino a me ed addosso a me.


Lo pulisco, ma come aveva già fatto in passato, non sembra per nulla desideroso di toglierlo dal mio gloryhole. Continuo il gioco, questa volta con meno remore perché essendo già venuto so che posso forzare la mano. E' un turbinio di piacere, il suo ed il mio, mai un momento di morbidezza, il suo pene rimane duro senza mai cedere all'abbandono del coito avvenuto e così lo porto al secondo orgasmo. Ma il caldo è tanto e il tentativo di fare una tripletta decade rapidamente. Mi saluta con gentilezza, so che tornerà.
Stavo per andarmene quando mi arriva un messaggio. E' il ragazzo del racconto "Bono davanti e di dietro". Mi chiede se può passare, arriverebbe in pochi minuti, come dirgli di no?
Nel silenzio più assoluto entra, si spoglia ed infila il suo membro già eccitato. Basta poco per portarlo alla completa erezione. Il suo glande è morbidissimo, ancor più del mio amico andatosene un'oretta fa. Non è lungo come il suo, anche se poco ci manca, ma la larghezza è notevolmente più grande.



Sento i suoi gemiti ed il suo piacere, con attenzione delicatezza si muove per scoparmi la bocca, poi si toglie e mi chiede "Che ne dici di mettere il tuo?"
Io, eccitato dal primo e da questo incontro, non posso dire di no, così infilo nel gloryhole il mio cazzo già turgido ed eretto. Un vortice di piacere parte dalla punta del mio glande, nel momento esatto in cui lo accoglie nella sua bocca e si espande per tutto il mio corpo. Quando godo mando indietro la testa, come per abbandonarmi al piacere immenso. Non si stanca affatto il ragazzo, succhia con passione, lo prende nel profondo della sua gola, mi lecca i testicoli depilati con cura e devozione ed è la cosa che amo di più, poi riprende il pene in bocca, forse si muove troppo velocemente per i mie igusti, sono costretto ogni tanto a toglierlo, perché il suo ritmo mi porterebbe ad una rapida venuta.
la mia mano scivola nel buco e mentre mi succhia accarezzo il suo mento e sento un filo di barba forse ha il pizzetto. Le mie dita toccano, afferrano la sua nuca, spingono la sua testa verso il mio cazzo perché ho voglia di affondarlo dentro di lui. Ci diamo il cambio, riprendo in bocca il suo bel cazzo largo, le mie dita però vogliono di più e scivolano lentamente verso il suo buco. E' depilato, stretto, morbido e burroso. Lui si stacca e si gira e mi porge il suo buchino voglioso.
Dal gloryhole incomincio a leccarlo avidamente, infilo la sua lingua, lo scopo con la mia lingua e lo sento godere e poi infilo il mio dito, l'indice, lo tolgo e infilo l'anulare fino ad arrivare alla sua prostata e lui geme, geme sempre di più. Si gira di nuovo vuole godere.
La mia mano afferra il suo cazzo bagnato, lo sega, lo sega ma molto lentamente, mentre l'altra mia mano ha raggiunto il suo buchino bagnato e vi scruta dentro alla ricerca del suo punto G.
Geme, ansima, soffre per il mio lento ma incessante segare, vorrebbe che accelerassi ma il gloryhole gli impedisce ogni sua volontà, decido io e decido per quel ritmo. Il mio dito nel frattempo, spinge dentro il suo buco. 
Poi, tanto lavoro produce alla fine un coito esplosivo e posso sentire i fremiti del suo corpo anche attraverso la parete che ci separa. Lo pulisco mi chiede di andare in bagno e mentre va gli guardo le sue splendide natiche di marmo, per un attimo avevo avuto voglia di scoparlo, come già avevo fatto in passato, forse dovevo farlo.
Mi saluta, lo saluto e ripensandoci, la sua ultima visita fu proprio in estate, che gli venga voglia del mio gloryhole una volta l'anno?