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giovedì 15 settembre 2016

22 anni e una nuova scoperta

L'invenzione e la scoperta. Ricordo ancora la lezione alle elementari in cui, io bambino curioso e pacioso, imparavo una profonda differenza tra due cose che hanno a che fare con la novità. L'invenzione è nuovo in quanto frutto dell'ingegno umano: è la radio, la televisione, il motore a scoppio. La scoperta è novità della conoscenza individuale e/o sociale, perché fenomeno sempre esistito ma ignorato.
Questo pensavo, mentre me ne tornavo a casa in motorino in una notte di fine estate ancora calda ed umida. Indosso ancora i pantaloni corti, perfettamente abbinati alle mie nuove sneaker azzurre. Fermo al semaforo penso alla scoperta che ha fatto esplodere nuove sensazioni al mio ultimo e fortunato ospite.
"Ciao, è da un po' che leggo il tuo blog e mi eccito da morire... Ti scrivo perché non ce la faccio più, vorrei sapere se fosse possibile vederti ed effettuare questa esperienza!  Fammi sapere".
Una email entusiasta a cui rispondo chiedendo lumi su chi me l'ha scritta, le solite domande: quanti anni hai? come sei? hai mai avuto esperienze simili?
Ne segue uno scambio fitto di corrispondenza dove traccio il profilo di un giovane ragazzo di 22 anni, dalla descrizione un bel ragazzo, con nessuna esperienza omosessuale, ma talmente attratto dalle storie che racconto, che vuole assolutamente provare questa esperienza. Nelle nostre email mi confessa anche di voler andare oltre al gloryhole, come altri prima di lui. Lo invito ad andarci piano perché spesso la fantasia corre più in fretta dell'impatto con la realtà nuda e cruda. Come ultimo consiglio gli dico di provare il gloryhole e poi di fare quello che si sente di fare, io valuterò insieme a lui.
Il ragazzo è rapido nell'organizzarsi, approfittiamo di un periodo per me propizio e fissiamo la data e l'orario.
Il ragazzo è puntuale, è sotto al mio portone, le ultime indicazione e gli apro. Lo aspetto anche io trepidante, lo immagino salire con la curiosità e la brama di conoscere, di fare una nuova esperienza per così tanto tempo desiderata.
Entra, saluta educatamente, si spoglia e infila il suo membro nel mio gloryhole. Non è molto grande, lo accolgo nella mia bocca ed in brevissimo tempo il piccolo uccello si erge e diventa un bel membro di tutto rispetto, duro come il marmo e ben aperto come piace a me.




I gemiti del giovanotto riempiono la mia stanza, assaporo con delicatezza il suo uccello, affondo con la mia gola, la mia lingua gioca con il suo frenulo. 
"Ti piace?"
"Si, cavolo, mi piace molto, ma che ne dici se passo dalla tua parte, ho voglia di scoparti"
Cosa spinge un ragazzo di 22 anni a voler fare una simile scoperta, bastano i miei racconti per dare l'idea di cosa posso provocare come piacere? Per un istante ebbi come l'impressione che fosse convinto di conoscermi già, come se dalle mie parole scritte lui avesse colto il mio io sessuale.
Lo invito a spogliarsi e mentre lui si toglie le ultime cose, io mi occupo di togliere quella barriera lignea tra me e la sua voluttà.
Abbasso la parete e trovo di fronte a me un ragazzo giovane, dal viso angelico, i lineamenti delicati ma virili, gli occhi penetranti ed intelligenti. E' un bel ragazzo, ha delle belle cosce sode e villose, un petto appena disegnato, insomma un bel ragazzo davvero.
Lo faccio entrare, prendo i preservativi, la sua erezione è rimasta viva e vegeta.
"Voglio che ti metti sopra di me"
Ha le idee chiare il ragazzo, gli metto il preservativo nel modo che so fare io, lui si distende ed io con sicurezza mi siedo sopra di lui, affondando il giovane e duro membro nel mio buco voglioso.
Inizio a muovermi, a cavalcarlo con decisione, le mie mani poggiano sul suo torace, i suoi pettorali sono duri e li posso stringere, poi lui prende il controllo, afferra le mie natiche le allarga, le stringe con decisione ed inizia a spingere e a muoversi dentro di me con spinte decise e forti. Che vigore il tenero angelo, lo guardo negli occhi e gli dico:"Certo hai un viso angelico ma in fondo sei un bel diavoletto". Sorride e quel sorriso vale più di mille parole. Spinge e spinge come un furetto, suda e suda come stesse correndo la maratona, è infaticabile, afferra il mio membra duro, eccitato per tutta la situazione ed inizia a segarlo con decisione. 
L'estasi è una dimensione celeste, è un totale abbandono al piacere che ti avvolge e ti porta via, quasi la tua anima fosse troppo leggera per poter rimanere zavorrata al tuo misero corpo. L'estasi è la perdita della cognizione del tempo e dello spazio ma dura un attimo ed in quell'attimo il mio giovane e vigoroso amico si ritrovò il petto inondato dal frutto del mio piacere.
Lui ancora non è venuto, resisto, il mio piacere sfuma ed aspetto il suo, lo sento muoversi dentro di me sempre più forte. E poi, liberato da un ancestrale singulto, arriva il suo piacere.
Mi tolgo, lo asciugo. Lui, matido di sudore, rilassato e con un sorriso ammaliatore disegnato sulle labbra, si alza dal letto, sorride, si riveste, mi ringrazia. 
Ha una simpatica maglietta con un personaggio dei cartoni animati. Ci salutiamo. Chiudo la porta e sfinito mi getto sul letto.
Non passa molto, circa una mezz'ora, che il mio telefono vibra ed è ancora lui.
"Senti, non è che posso passare di nuovo? Non mi è mai passata l'erezione, ho voglia ancora". Come dirgli di no.
In pochi minuti è di nuovo sul mio letto, completamente nudo, senza passare dal gloryhole. Lo succhio con passione e lui mi ricambia con gemiti di piacere intensi e sinceri, la mia lingua pennella cerchi e linee ondulate sui suoi testicoli. Ma quando arrivo all'inguine, nello spazio segreto tra coscia e pube, lo sente fremere e vibrare, come se gli stessero togliendo il fiato, il suo corpo si irrigidisce in un amplesso di piacere. 
La mia lingua prosegue e sale, sale, fino ad arrivare sotto il suo collo e poi di colpo le nostre labbra si incontrano ed iniziamo a baciarci con passione e foga smisurata. Lui è vorace di baci, di lingua, mi vorrebbe mangiare, mi morde e a volte lo fa anche con troppa foga, tanto da doverlo con dolcezza riprendere. E' una vera furia di sesso che mi travolge e mi disorienta. Mi prende e mi mette sdraiato, poi la sua bocca scende e finisce sopra al mio membro ed inizia a succhiarlo con delicatezza e foga, come fosse la cosa più buona che avesse mai assaggiato. Poi risale e mi chiede di scoparmi ancora.
Come circa un'ora prima, lo cavalco con passione e poi è lui a prendere il controllo e di nuovo mi fa toccare vette di piacere inarrivabili fino a sentirlo venire dentro di me con colpi secchi e potenti.
Ci puliamo, lui si riveste e parliamo un poco, adesso deve andare perché la sua ragazza arriva all'aeroporto verso mezzanotte. Sorrido e lo accompagno alla porta. Che serata imprevedibile.
Dopo qualche giorno, di nuovo un suo massaggio. "Che ne dici, stasera sei libero?"
To Be Continued