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giovedì 27 settembre 2018

Il Tatuato

Troppo tempo è passato dall'ultima volta in cui ho raccontato le mie avventure. Non sono scomparso, eccomi qui! E' solo che a volte bisogna prendersi delle pause e debbo dire che da febbraio ad oggi, di tempo per fare gloryhole ne ho avuto pochissimo e quel poco è stato dedicato a chi già da tempo visita il mio rifugio.

L'autunno è arrivato, il vento freddo del nord ha bussato alle porte di Roma e tutto a un tratto le foglie, quasi sentitesi rimproverate per la loro superbia sempre verde, di colpo sono ingiallite, e copiose hanno iniziato a ricoprire le strade ed il lungotevere stremato dalle passeggiate notturne estive di romani e turisti.
Approfittando di un po' di libertà concessami dal fato, sono tornato alle vecchie abitudini che debbo dire, mi fanno sempre felice. Nel peregrinare nei miei siti di acchiappo, m'imbatto in un giovane ragazzo che mostra fiero, tra le sue foto, un membro dritto e duro e molto promettente.  Come posso resistere! Lo saluto e dopo qualche richiesta di informazioni eccolo pronto e deciso a volermi venire a trovare.
Dovete sapere cari lettori, se non ho già sintomi di senilità precoce per cui ve l'ho già detto, da qualche tempo ho inaugurato la proposta di un nuovo gioco, rivolta ai più audaci ma pur sempre timidi e combattuti maschi (combattuti dalla possibilità che gli possa dar piacere un altro maschio, ovviamente). Il nuovo gioco consiste in un incontro alla cieca da parte del visitatore. Tutta la modalità dell'incontro è la stessa tranne per l'ultima parte. Quando i miei talentuosi maschietti varcano l'uscio di casa non troveranno il gloryhole, ma una porta chiusa ed una mascherina, di quelle che si mettono per dormire in aereo o treno, poggiata sulla panca dell'ingresso. Dovranno spogliarsi nudi mettere la mascherina e bussare alla porta della mia camere. Io aprirò, li prenderò per mano e li condurrò nel vortice lussurioso di un incontro a tutto tondo dove loro offriranno il mio corpo alle mie mani, alla mia bocca, alla mia lingua. 
Non pensavo che questo nuovo format funzionasse e invece ho trovato da subito i primi estimatori, che ovviamente erano coloro che avevano già dimestichezza con la mia casa e che volevano provare qualcosa di più.
Ma ritornando al nostro giovanotto appena conosciuto, lui è stato subito incuriosito e mi chiede direttamente di provare il nuovo gioco. Rimango un attimo sorpreso ma poi accetto. 
Mi preparo, aspetto e mi sembra quasi non sia mai passato tutto questo tempo, la primavera, l'estate, il sole, il mare, la granita al limone.Quando arriva mi avverte e gli do gli ultimi dettagli. Davanti a me questa volta c'è una porta e non il mio gloryhole. Sento che entra, si spoglia, bussa alla porta e vado ad aprire.
Davanti a me sta un ragazzo dal corpo tonico e definito, poco più basso di me e con diversi, tanti tatuaggi ma non eccessivi. Lo prendo per mano e lo porto sul letto, non si sdraia rimane seduto, porta la braccia dietro il corpo, una sorte di puntello al tronco superiore del corpo, allarga le gambe lisce e tornite, muscolose e sode e aspetta. Aspetta che inizia a toccarlo e a farlo godere. Mi dedico al suo bel membro che si mostra già barzotto, eccitato per tutta la situazione. Il ragazzo non cede, non si lascia andare sul letto, resiste ai colpi della mia lingua che nel frattempo esplora ogni angolo del suo  pube e del suo inguine. Alla fine cede dal piacere, si sdraia ed io vincitore sorrido e mi godo il suo turgido trofeo.
Mente mi diverto sento lentamente le sua forti gambe iniziare ad avvinghiarsi al mio corpo. si struscia, si eccita ed in un sussulto di orgoglio si tira su nuovamente, le sue mani iniziano a cercare sul mio corpo, cercano indizi per recarsi verso il mio trofeo, anche lui vuole vincere una battaglia ed alla fine cedo. Mi alzo in piedi mi abbasso gli slip e lui lesto trova il mio membro eretto, lo afferra e con sapienza lo porta alla sua bocca donandomi un immenso piacere. Lui assapora il mio glande e nel frattempo sega il suo membro durissimo. Vedere questo giovane ragazzo con questo fisico definito, con il corpo disegnato, che si prende cura del mio cazzo ma forse non è cura e voracità desiderio di possederlo, di possedere qualcosa che non si ha il coraggio di vedere e di accettare. Nella cecità indotta dalla mascherina, il giovane maschio romano di periferia, libera tutte le sue libidine nascoste e senza accorgermene mi libero dal piacere direttamente nella sua bocca. Gli passo della carta affinché sputi il mio seme e poi, ripulito aspetta il suo turno. Mi dedico a lui, io, lo faccio godere ed i suoi gemiti riempiono la stanza fino a veder schizzare caldi e bianchi getti di seme che sfuggono al mio controllo e mi sporcano il bordo del letto.
Lo pulisco, è di poche parole, vuole andare via, lo sento. Lo prendo per mano, lo accompagno alla porta e la chiudo dietro di lui. Va via e non riesco a sentire i suoi pensieri, va via nel silenzio, portato via da questo primo vento del nord che ci ricorda che l'estate è finita e che l'inverno avanza.