La sessualità delle persone non è semplice. Ci fanno credere che sia tutto circoscritto ad un meccanico entrare e uscire. Nella mia vita ho spaziato ed assaporato tutti i frutti del piacere ed in tutte le salse e situazioni, sempre con la testa ben piantata sulle spalle, perché in fondo, l'eccesso non fa per me e la mia razionalità ha sempre guidato la mia passione. Il rispetto per me e per l'altro, ha sempre il primo posto. Tutto nasce dal feeling con l'altro, tutto sta nel leggere l'altro e trarne il maggior piacere possibile, un equilibrio di dare e avere che non dovrebbe spezzarsi.
La notte scorre veloce, una chiacchiera online con qualcuno che cerca e cito testuali parole: "Maturi sottomessi da dominare". La cosa mi accende l'interruttore della sfida.
Mi contatta lui, mi chiede dove, come, se possibile venire subito al gloryhole. Mi sento di accettare l'ospite, mi sento un rapace che gira attorno alla preda, pronto a piegare le ali e a scendere, rapido, in picchiata.
Scambio di numero telefonico, contatto immediato, l'uomo ha voglia. Ha poco più di 40 anni, si descrive bene e porta una buona dote. Lo aspetto. Nel frattempo una sigaretta ci sta bene, il fumo che lieve e denso si leva dalla cicca, si mischia col fumo ed i pensieri che caccio fuori dalla mia bocca.
E' arrivato, gli do le ultime indicazioni. Si apre la porta silenziosamente, timidamente entra l'uomo con il carico dei suoi desideri. Chiude l'uscio e si sistema, tolta la giacca si slacciano i pantaloni che calano lenti lenti. Si avvicina al buco e infila il suo uccello nel buco. E' piccolo e moscio, me ne occupo subito.
Ripenso alle caratteristiche della persona che cercava: maturo e sottomesso. Sorrido.
Immagino che mi veda così: pronto a farlo godere, a fargli provare piacere per il solo fatto che ha un cazzo ed io debbo succhiarlo con devozione e remissione.
La mia bocca dolcemente ma non docilmente, accoglie il suo membro addormentato, odo un gemito di piacere, sommesso e inaspettato, come se provasse qualcosa di inatteso, un nuovo piacere, un piacere diverso. In poco tempo il suo membro cresce e si erige, non è niente male. Il suo glande è rosa, morbido, vellutato, ben pulito e profumato. E' ben dritto anche se curva leggermente alla sua destra, esteticamente bello a vedersi.
Mi piace quel membro, non è enorme, direi normale, di certo ne ho visti di molto più grandi, ma quando lo prendo nella mia bocca, posso assaggiarlo tutto, sentirlo mio, giocarci come più mi piace: titillarlo sotto il frenulo o stimolare il suo glande, prenderlo tutto in profondità, aumentare il ritmo, rallentarlo e tutto questo mi da come riscontro una serie di gemiti sempre più forti ed intensi.
Il mio gioco lo porta all'esasperazione, sento la sua asta pulsare nella mia gola, sento il suo glande gonfio e pronto ad esplodere. Mi fermo. Aspetto. Riprendo con delicatezza e dolcezza. Accellero all'improvviso il su e giù nella mia bocca, sento i suoi gemiti aumentare, aumentano sempre di più. Mi fermo. Un fremito di dissenso pervade il suo corpo. Attendo e poi riprendo allo stesso modo, fermandomi sempre un attimo prima del suo coito. E continuo così, ancora e ancora, una dolce tortura con cui metto in chiaro chi è che decide.
"Mi fai venire?" mi chiede con un filo di voce. Ed io "Non ancora". E riprendo il mio gioco dolcemente sadico. Sento il suo sfinimento, ricordo ancora le sua parole chiave di ricerca, sorrido e continuo.
"Vuoi venire?" gli faccio con voce calma e ferma. "Si, ti prego" mi risponde sfinito e preda della lussuria. "Chiedimi per favore" gli dico spietatamente e lui senza battere ciglio "Per favore mi fai venire?". Riprendo il mio gioco, lo porto all'acme, sento che sta per venire. Mi fermo.
La sua frustrazione sale, prosegue a chiedermi: "Per favore", "Ti prego". Ed io:"Pensavo che cercassi sottomessi, ma a volte i giochi si capovolgono". Non gli do tregua e lui, preso dall'intenso piacere, non riesce a sottrarsi e non riesce a fermarmi, ma il gioco è bello quando dura poco ed allora decido io.
Con la mano afferro il suo cazzo esausto, lo sego con decisione e velocemente ed in poco tempo ecco uscire una eccezionale colata di sperma caldo, esce e esce ancora, ne sono sorpreso anche io, sebbene sappia che dopo una così prolungata manipolazione, il fermarmi prima del punto del non ritorno del coito, spinga ad una produzione massiccia di liquidi virili. E' sfinito e soddisfatto e con una punta di sorpresa per come le vicende sono andate. Si riprende e si siede sulla panca all'ingresso. Scherza divertito con me, i ruoli sono scomparsi perchè è così che deve essere quando i giochi terminano. "Posso tornare a trovarti?" mi dice prima di chiudere dietro di se la porta di casa. "Ma certamente" rispondo io sicuro e pacato, perché dentro di me mi aspettavo quella richiesta.