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venerdì 18 marzo 2016

Bello grosso direi

Perché la notte mi accompagna in un viaggio di speranza. Ecco il motivo per cui mi piace tanto. Tutta tace, i ritmi frenetici si frenano. Le persone che camminano nella notte, tornano a casa o si muovono per lavorare. E quando la notte cala, una pace apparente avvolge tutto. Mi nascondo nella mia camera, lasciando tutto fuori.
A volte rimango sorpreso nel relazionarmi con i ragazzi più giovani, potrei essere loro padre, ci separano tanti vissuti ed il mondo è profondamente cambiato da una generazione all'altra.
Tanti miei coetanei ci pensano a lungo, rimuginano, cambiano idea, insomma prima di venire al mio gloryhole ci pensano un po'. Invece, questo ragazzo di 22 anni, in pochi istanti, dopo aver parlato delle cose essenziali da fare per venire a trovarmi, mi dice in quanti minuti sarà da me.
Lo aspetto e mi preparo. Un messaggio, è in anticipo, fantastico.
Gli apro e seguo tutto il mio rituale, entra dalla porta e mi saluta con educazione e gentilezza. Ricambio il saluto, gli dico di accomodarsi e mettersi comodo.
Il suo respiro spezzato tradisce un'ansia sana, ma il ragazzo è deciso ed in pochi istanti mette il suo uccello nel buco.
Mi avvicino, profuma di pulito, ha una bella forma anche a riposo ed è bello largo e grosso.
Lo accolgo nella mia bocca.
Che belli i vent'anni, quando hai tanta energia in corpo da smuovere i monti. Che belli i vent'anni, quando affronti la vita con gli occhi dell'ottimista, quando senti che nulla può accaderti, che le cose brutte succedono solo agli altri e tu sei invincibile.
E tutta quell'energia, la senti manifestarsi in quell'uccello vivo, che si gonfia dentro la tua bocca, rapidamente, senza sosta, sei tu che lo rendi vivo ma sai benissimo che quell'energia c'è e non dipende da te. Ed è un po' come te ne nutrissi. Il piacere, l'energia che si sprigiona in quell'atto fisico così semplice e naturale, inonda la casa.
Il suo membro è molto largo, ha una bella forma estetica, è un piacere assaggiarlo ed gustare il suo glande vellutato.




Ha qualche centimetro di pelle in eccesso che ricopre tutto il glande ma la pelle è ancora elastica e riesce a liberare in tutta la sua estensione il suo bellissimo glande violaceo. Faccio sbocciare questo fiore con la mia bocca, lavorandolo lentamente con le labbra e la lingua. Sento i suoi gemiti di piacere, mi eccitano, mi liberano e la mia testa si muove ritmicamente avanti e indietro, rendendo l'azione contemporanea di labbra e lingua, un unico movimento portatore di estasi e godimento. 
Mi fermo ogni tanto, per ammirare il suo membro largo ed eretto e per ostacolare la strada che porta all'orgasmo. E' un prendere e lasciare che rende tutto il gioco tremendamente eccitante.
Ma non posso tenere troppo il mio ospite sul limite del piacere, non voglio farlo soffrire.
La mia mano aiuta la bocca, il suo pene diventa di marmo, sento il suo glande crescere a dismisura, sento la mia bocca perfettamente e completamente riempita dal suo splendido uccello. Traggo il mio godimento proprio da quello: mi sento colmo e riempito di carne morbida e calda.
Aumenta il ritmo del suo respiro, i suoi muscoli si irrigidiscono, lo sento. Mi avverte che sta per venire, mi tolgo e con la mano lo masturbo fino a farlo eiaculare con forza e potenza, un fiume di caldo e bianco seme che sgorga quasi senza fine, mentre il resto del corpo sussulta e freme ed il piacere serpeggia in tutto il corpo con spasmi di godimento.
Lo pulisco, lo bacio sulla punta e gli restituisco il suo bel membro.
"Ti ringrazio", mi fa con voce sciolta e rilassata.
"Grazie a te, pero ti sia piaciuta come esperienza" gli rispondo gentilmente.
"Certo che si, ti verrò a trovare spesso" dice con voce sicura.
"Bene mi fa piacere, sarai il benvenuto".
Poi aggiunge con voce timida "Mi vorrei solo scusare per la mia timidezza, che mi impedisce di chiederti di smontare la parete e di conoscerti, magari la prossima volta"
"Ognuno fa quello che si sente di fare, non ci sono obblighi se non quelli che ci siamo detti all'inizio. Se vorrai conoscermi lo deciderai tu con calma e serenità".
Il ragazzo sembra soddisfatto dalla mia risposta, mi saluta e mi augura una buonanotte.
Io torno sul letto, poi vado alla finestra, guardo fuori e sento un gran silenzio.