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martedì 19 aprile 2016

La Concorrenza

Quando ho intrapreso quest'avventura, mai mi sarei immaginato di muovere tanta curiosità e di ispirare menti ardite tanto quanto la mia nel reiterare la mia attività. Ed invece.
E' per me questo, un periodo di grosso impegno ed il gloryhole l'ho messo in soffitta, nel senso più reale del termine. Ma quando ho la possibilità, lo prendo, lo sistemo e lo faccio tornare in funzione. 
Un mesetto fa mi contattò un tipo, parlando mi disse che con ogni probabilità era già venuto da me. Io candidamente dissi che non vi era alcun dubbio, quanti gloryhole vuoi che ci siano in giro per Roma?
Ma più mi dava informazioni sul luogo dove era stato e sulla modalità del gloryhole, più sbarravo gli occhi e mi accorgevo dell'esistenza di un clone. La prova finale fu quando mi chiese se il mio buco era in una tenda appesa ad una porta.
Giammai! 
Ero inorridito al pensiero di un buco in un tessuto in cui si infila un membro eretto e che non ti permette di appoggiarti e di lasciarti andare, mi sentivo ferito ed inorgoglito allo stesso tempo, ero spaventato ma allo stesso tempo voglioso di riprendermi il primato.
Sembra sciocca come pretesa, dovrei in fondo capire che la mia idea è piaciuta, che i miei successi vogliono essere emulati. In fondo non avevo già dato dei consigli ad un ragazzo di Bologna? O ultimamente ad un uomo di Firenze? 
E' vero che loro sono distanti dal mio territorio, è vero che con loro mi sono rapportato via email. Ma qui siamo a Roma, a casa mia.
Mi balenavano in mente tutti questi pensieri quando ad un tratto il ragazzo che aveva provato l'altro gloryhole mi chiese  se poteva venire. 
Un sorriso malizioso mi si disegnò sul volto e gli occhi si strizzarono delicatamente e diabolicamente. Acconsentii. Feci fare al ragazzo tutto il mio rituale, venne, godette e gli chiesi il giorno dopo un confronto. La sua risposta mi fece sentire di avere il primato della mia idea. 
E stasera: la conferma, lui ritorna. Quando è sotto al portone mi avverte, gli apro, entrando saluta come fosse ormai di casa. 
"Vado?" mi dice ansioso di mettere il suo bell'uccello nel buco.
"Certo!" e cosi vedo spuntare dal mio buco un bellissimo membro appena barzotto, da portare in pochi istanti alla completa erezione e far godere col mio talento.
I suoi gemiti sono un piacere per le mie orecchie, il suo membro diventa duro come l'acciaio, si incurva verso l'alto, mi diverto a giocarci, a leccarlo, a fargli provare un intenso piacere con giochi di lingua che so fare molto bene.



E' un piacere sentire il suo piacere ed il tutto è più addolcito dal fatto che è voluto tornare da me.
Lo so, pecco di superbia, ma concedetemelo.
Il gioco dura a lungo, alterno la mano alla bocca, la lingua alle labbra, voglio farlo impazzire di piacere. Decido di farlo venire, così quando sento il suo orgasmo apprestarsi all'esplosione, afferro la sua bell'asta in mano e delicatamente ma con grande energia lo masturbo fino a farlo esplodere di piacere.


Lo pulisco e gli ridò il suo membro. L'ho preso in prestito il tempo di farlo godere e per trarne io il mio godimento. Mi ringrazia e mi saluta, io faccio altrettanto, so che tornerà.

Quando si ha sete si beve qualsiasi cosa ma quando puoi scegliere tra la Coca-Cola e la cola cola, cosa scegli tu?

PS: mentre mi divertivo con il suo membro, quasi senza pensare, ho fatto uno scatto inconsueto per questo blog.