E' autunno. Le foglie dei platani del lungotevere iniziano a perdere il loro verde brillante. Nonostante questo, il caldo mi fa dubitare del calendario. Tornato al mio rifugio di passione, al mio piccolo eden notturno, mi accorgo che la sera la temperatura si abbassa: mi tocca accostare la finestra.
Mentre la vita scorre e cambia, giorno dopo giorno, il mio rifugio sembra essere in una dimensione atemporale. Ma qualcosa è cambiato. Dopo tanti e tanti mesi, l'uomo dalle mani d'oro si è fatto nuovamente vivo.
L'ultima volta, mi disse che avrebbe provveduto ad una piccola modifica per adattare il gloryhole ad ogni altezza, ne avrebbero giovato molti dei miei maschi prediletti, alti anzi altissimi. Poi scomparve nel mistero. Poi qualche giorno fa mi chiama, mi racconta le sue piccole disavventure, un ginocchio si è rotto, tanta fisioterapia, tanto dolore. Mi dice che prima dell'incidente aveva già pronta la modifica ma solo ora che si era ripreso poteva ricontattarmi. Prendiamo appuntamento e il giorno della sua visita, lo trovo sempre uguale e sempre con idee brillanti ed efficaci.
Mi chiede come va, se i miei avventori sono soddisfatti ed io gli dico che il successo è sempre lo stesso e che penso che siano molti a ringraziarlo oltre me. Aggiungo, inoltre, che saranno in molti che lo ringrazieranno per questa magnifica nuova modifica.
Con grande abilità monta il nuovo componente (sapete, mi viene in mente Jeeg Robot d'acciaio, mi viene da ridere) che permette di alzare ed abbassare il buco a seconda dell'altezza del bacino del mio avventore. E' tutto perfetto, ci salutiamo ma ci rivedremo presto.
Guardo il mio gloryhole e penso a lui, nel frattempo mi preparo per la visita di un uomo che già ha usufruito dei miei talenti, vuole venire a tutti i costi, cerca di liberarsi dei suoi impegni famigliari(?), ce la fa, lo aspetto.
Arriva sotto casa e mi avverte, con qualche gesto diverso dai mesi precedenti, avvio il mio rituale. Gli apro il portone e lo aspetto.
La luce del pianerottolo invade l'ingresso, l'uomo mi saluta contento, ma sento che ha fretta perché in brevissimo tempo è già con il suo uccello barzotto nel mio gloryhole.
Mi avvicino, lo accolgo nella mia bocca ed in tempi rapidissimi diventa un bel membro duro, non troppo largo ma bello dritto, lungo ed esteticamente molto valido.
Sento i suoi gemiti mentre ingoio fino tutto il suo membro, poi mi scosto e vedo i suoi testicoli ben depilati. Li ha deposti gentilmente nel buco. Mi dedico a loro, estasiando il mio avventore che geme di piacere soddisfatto e lasciandosi andare al suo piacere.
Ogni tanto mi fermo ed osservo il suo cazzo, mi piace molto accarezzarlo dolcemente e sentire la reazione vocale del mio avventore.
Ogni volta che mi fermo dal succhiarlo per prenderlo in mano, lo sento sempre più duro, direi maturo e pronto a sborrare. Decido che è venuto il momento e con la mia mano lo afferro delicatamente ed inizio a masturbarlo sempre più velocemente fino a veder sgorgare il suo sperma con foga e passione. Proseguo lentamente per far uscire tutto il suo liquido seminale, per mungere fino all'ultima goccia quel bel membro che tanto mi ha dato soddisfazione.
Lo lascio e lui si ritrae.
"Aspetta ti pulisco" gli dico gentilmente.
"Ah si grazie" mi risponde distratto.
Prendo la carta, una fazzoletto imbevuto e lo pulisco delicatamente e gli restituisco il suo bel membro quindi mi ringrazia.
"Spero ti sia piaciuto" gli faccio soddisfatto e lui con voce gentile mi dice che è stato fantastico poi prima di uscire, mi dice con voce sorridente "Scusami, ma oggi vado di fretta, però la prossima volta ti voglio conoscere".
Mi piace questa educazione, questo rispetto. Lo saluto e lo aspetto per un'altra visita al mio gloryhole!