Mi chiama quando ha voglia. Mi chiama quando è libero dai suoi impegni. Mi chiama dopo aver lasciato la sua ragazza a casa e la notte è complice della sua libertà segreta. Da sempre mi ha cercato chiamandomi al telefono, per nulla timoroso della mia voce, timoroso del mio corpo maschile però. Non ha mai passato la soglia del gloryhole e non credo lo farà mai, però mi chiama, mi cerca, vuole la mia bocca.
Ha 26 anni, è un ragazzo molto alto, il buco del gloryhole per lui è stato sempre un problema, le sue gambe devono piegarsi e la fatica si fa sentire. Ma questa volta no. L'uomo dalle mani d'oro ha fatto la modifica ed io preparo il buco per la sua altezza.
"Sono arrivato, sono sotto casa"
"Ok! ti apro, sai già dove venire"
Entra e mi saluta con una voce serena e sorridente, sento che si spoglia, si toglie la maglietta, si cala i pantaloni e si avvicina al buco. Infila il suo membro già eretto.
Lo immagino salire le scale, mentre sente il suo bel palo irrigidirsi. Lo sente stare stretto nei jeans aderenti, ha voglia di liberarlo.
Il suo membro è bello, duro, dal glande morbido, lungo e largo, leggermente curvo verso la mia destra. Lo accolgo nella mia bocca. Poi mi fermo e gli faccio notare che questa volta sta comodo.
"E' vero, non mi fanno male le gambe! E' fantastico così"
Lo riprendo a succhiare: lentamente, con passione, mi soffermo sul suo glande: è morbido e setoso.
Gode il giovane ragazzo, nel sentire la mia lingua che scivola rapida sull'asta, risalendo lenta verso il glande, per poi affondare fino in fondo alla mia gola tutto il suo membro di marmo.
Gode il giovane ragazzo, nel sentire la mia lingua esperta titillare i suoi testicoli, accoglierli delicatamente nella mia bocca, tirarli e massaggiarli con delicatezza.
Questa sera il ragazzo sembra molto tranquillo, non ha fretta, si lascia coccolare come mai prima, sarà il fatto che non ha male alle gambe, che la modifica del gloryhole lo fa stare più comodo.
E allora parliamo, parliamo come non abbiamo mai fatto, tra un affondo e un massaggio con le mie sapienti mani al suo bel cazzo, parliamo.
"Se non ricordo male hai la ragazza vero?" gli faccio curioso mentre la mia mano scivola lentamente lungo l'asta del suo bell'uccello.
"Si si, però io non ci posso fare niente, ho sempre voglia. Prima di lei mi vedevo spesso con una tipa di 34anni"
"Ah però, più grande di te"
"Si, le donne più grandi ci provano sempre con me. Con questa era bellissimo, non mi lasciava un attimo in pace, quando ci vedevamo da lei mi faceva di tutto. Faceva tutto quello che le chiedevo e che mi andava di fare. Poi quando mi sono fidanzato con la mia ragazza non ha più voluto vedermi".
Che scema, penso tra me e me. Chissà che ragionamento avrà fatto quella donna. Forse si era innamorata di lui? Forse non voleva fare un torto ad un'altra donna? Forse lo voleva solo tutto per sé, il suo giocattolo. E che giocattolo!
"Adesso, ci sta una donna di 50 anni che ieri mi ha chiesto di andare a cena a casa sua. E' una bella donna" dice tutto orgoglioso.
"Beh senza dubbio sei un bel ragazzo. Quindi ti vedono: bello, giovane, vigoroso. Mica sono sceme" e rido e lui appresso a me, il mio Toyboy!
Poi ripenso alla prima donna, quella di 34 anni e credo che non volesse fare l'amante, non voleva che un'altra donna fosse ferita da lei. E poi penso alla ragazza del mio giovane amico. Sarebbe più ferita se scoprisse che lui fa sesso con un'altra donna o che viene a godere al mio Gloryhole, con me che sono un uomo. Non posso rispondere ad una domanda del genere, ci vorrebbe un parere femminile.
Ehi tu! Tu che leggi sempre il mio blog! Che sei donna! Che ne dici?
Mentre penso queste cose, noto che il suo bel membro si è un poco smorzato e allora mi rimetto all'opera per ritirare sù la situazione.
"Mi piace un sacco quando mi massaggi le palle e poi mi fai impazzire quando me lo seghi. Hai una mano fantastica"
"Ti ringrazio, faccio del mio meglio, mi piace molto il tuo cazzo, ci provo gusto a darti piacere e a vederlo bello duro".
Ed è così, guardo quello splendido membro irrigidirsi ed ergersi ai miei tocchi di lingua e di mano. Sento i gemiti del giovanotto e mi esaltano e mi rendono ancora più passionale.
La serata scorre lenta, è un godimento più lungo di tutte le altre volte. Io non voglio farlo venire e lui non vuole venire. Vogliamo sempre di più.
Gli chiedo di mostrarmi il suo lato B, lui si gira e mi chiede di vedere il mio. Sento la sua lussuria, sento quanto il sesso gli piaccia.
Ma poi, ogni cosa deve finire ed allora decido di farlo venire. Faccio quello che ama di più, con la mia mano lentamente ed inesorabilmente, lo porto sempre di più vicino all'orgasmo, poi rallento, riprendo, mi fermo e riprendo, rallento e di nuovo mi fermo e poi più veloce per poi rallentare, fermarmi e riprendere con grande lentezza. E poi lo faccio venire.
La sua sborrata è molto copiosa. E' bellissimo sentirlo godere e vedere il risultato di tutto il mio lavoro.
Lo pulisco, gli restituisco il suo membro e ci accorgiamo sorpresi, entrambi, di quanto tempo abbiamo speso per il nostro piacere: veramente tanto. Ci salutiamo sapendo che non passerà molto tempo per un altro incontro.