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mercoledì 3 giugno 2015

Il folletto fa doppietta

La primavera si veste d'estate, il caldo secco riempie l'aria di un giorno di festa. L'afa, ancora non cala il suo umido manto sulla mia città. Dalla finestra vedo le chiome verdi degli alberi, il cielo è una tela divisa a metà tra l'azzurro ancora intenso di un cielo di maggio e l'arancio acceso del tramonto.
Con calma ho avuto il tempo di cercare l'uomo giusto per la mia serata, un giovane di 35 anni ha risposto al mio appello, mi piace il suo modo di porsi simpatico e rilassato, fissiamo un appuntamento.
Preparo tutto come mi è consueto, ho mangiato i pomodori col riso, comprati nella rosticceria sotto casa, mi ricordano le cene delle domeniche di estate, quando mamma preparava gli stessi pomodori col riso. Mi sembra di tuffarmi nella mia infanzia, il sapore è lo stesso. Nella mia bocca si mescola il sapore dei ricordi e l'amaro di una mancanza che non finirà mai.
Mi fa penare il ragazzo, non arriva all'ora prestabilita, lo contatto e mi dice che il suo navigatore si è impallato, mi ricorda un altro incontro che ho già descritto e ribadisco: "mai fidarsi dei navigatori satellitari".
Aspetto con calma, poi, arriva, è sotto casa. Gli apro e gli do le ultime indicazioni. Mi aveva detto di essere nervoso ma allo stesso tempo eccitato, lo rassicuro. Per meglio assaporare le emozioni del gloryhole, lo invito a rispettare il più rigoroso silenzio. 
Entra, la luce del pianerottolo invade l'ingresso, la porta si chiude. Lo sento muoversi con circospezione, poi sento la cinta dei pantaloni slacciarsi, dolce e magico suono. Ma non si avvicina al buco, lo sento sedersi e togliersi le scarpe, si spoglia completamente, rimango sorpreso, non lo fanno in molti.
Si avvicina al buco e mette il suo pene nel gloryhole.
Lo accolgo nella mia bocca e subito il calore umido delle mie labbra sveglia il piccolo guerriero che in fretta e furia si erge durissimo. Non è enorme ma è durissimo e promette bene.



Mi piace giocare con il suo arnese duro ma dal glande vellutato, i suoi gemiti sono sommessi, ho come l'impressione che non si lasci andare, mi fermo e "Bene, come va? Ti sta piacendo?"
Mi risponde con voce rotta dal piacere estremo che gli sto provocando, mentre massaggio delicatamente il suo glande umido della mia saliva "Si, si, fantastico".
Rassicuratomi, continuo.
Riesco più volte a portarlo sull'orlo dell'orgasmo ma riesco sempre a fermarmi, sento i suoi gemiti sommessi aumentare di intensità e poi mi fermo, lo accarezzo e riprendo e così via finché mi dice esausto "Mi fai venire?". 
Come non esaudire questa sua accorata richiesta ed allora lo afferro con la mia mano e inizio a segarlo con velocità e delicatezza, quando sento i suoi gemiti riempire l'ingresso rallento il ritmo e mi concentro con un delicato"su e giù" appena al di sotto del glande ed eccolo venire con un grido di piacere e con fiotti di caldo e bianco sperma che vengono lanciati in aria come zampilli di fontana.


Lo pulisco con devozione. 
"Tutto ok? mi sa che ti è piaciuto" gli faccio sorridendo e lui "Si, direi fantastico".
Si scosta dal buco e rimane immobile, lo vedo dal gloryhole nudo, si riprende dal forte piacere ricevuto, il suo corpo è ben fatto, ha delle belle e rotonde natiche e non ha molti peli sul corpo, sembra un bel ragazzo. Tentenna, non si riveste, parla con me. 
"Certo ci vorrebbe una birra adesso" ed io "Peccato, io me la sono bevuta poco fa"
Ride e ridiamo assieme. Ma continua a rimanere nudo. Mi insospettisco.
"Ma per caso, vorresti rimetterlo nel buco?"
Lui si avvicina sornione e mi fa "Non lo so, io credo che lui non voglia" riferendosi al suo stanco membro. Sebbene lentamente ma intanto si avvicina e lo rimette nel buco.
Mi avvicino e lo accolgo nuovamente in bocca ed in men che non si dica, il suo membro diventa nuovamente di marmo, mi fermo e gli faccio "Credo che lui non sia della tua stessa opinione" e lui divertito "Non lo pensavo". Tra me e me penso che probabilmente gli piace se reagisce così.
Gode il ragazzo e gode di nuovo e in qualche minuto arriva il secondo orgasmo.
Lo pulisco e glielo restituisco, poi gli faccio "Comunque se vuoi ci conosciamo, abbattiamo il muro?"
E lui "Va bene".
Smonto il gloryhole e mi compare un ragazzetto dal viso dolce e dagli occhi vispi, imberbe, cosa che sospettavo vista l'assenza di peluria sul corpo. Chiacchieriamo amabilmente e ci lasciamo con la promessa che al suo ritorno, smonteremo il gloryhole prima o durante, per un incontro ravvicinato ancora più godurioso. Che occhi da folletto!

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