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mercoledì 10 giugno 2015

La coppia e il Gloryhole

E' sabato sera. Un fugace temporale ha bagnato le strade di Roma. Mentre mi recavo a casa in motorino, per preparare la serata, poche e grandi gocce mi hanno rinfrescato. Sono molto emozionato e nervoso, allo stesso tempo. Preparo con cura ogni cosa, metto le birre nel frigo, cambio la coperta sul letto, metto in ordine e poi mi faccio una doccia. L'acqua scivola sul mio corpo e toglie l'odore acre del sudore di una giornata calda.
Mangio qualcosa comprata alla pizzeria al taglio sotto casa e poi mi rilasso. Passano le ore.
Guardo l'orologio, mi affaccio dalla finestra, squilla il telefono. E' G., un ragazzo che ha usufruito dei miei servigi per molte volte e molte volte l'ho raccontato in questo blog.
"Io sono arrivato, che devo fare?"
Rispondo nervoso ed a fatica trovo le parole: non doveva arrivare ora.
Io:"Guarda, loro non sono ancora arrivati, stanno parcheggiando, ti chiamo appena ho sistemato tutto"
G:"D'accordo aspetto, non ti preoccupare"
Lo vedo dall'alto, passeggia, si siede ed aspetta come me. Poi arriva un messaggio.
Loro:"Siamo qui sotto, cosa facciamo?".
Gli apro e gli dico dove salire. Aspetto alla porta di casa, la calma e la tranquillità si impossessa della mia anima, sento che tutto andrà bene e che ci divertiremo.
Dalle scale vedo spuntare lui, un bell'uomo sorridente e dal viso simpatico, poi vedo lei una donna bellissima, indossa un vestitino estivo con una fantasia a fiori delicata e vivace. 
Ci salutiamo sull'uscio di casa, li faccio entrare e gli mostro la casa.
"Ma è proprio carina questa casa, complimenti" mi fa lei sorridente e solare. Poi parliamo del gloryhole, della mia idea che lui giudica fantastica, mi fa i complimenti anche per come scrivo e dice alla sua lei che le farà leggere i miei racconti. 
Sono una coppia molto carina, sono sempre sorridenti, spiritosi, socievoli. Sono imbarazzati per la serata, anche un poco nervosi, ma chi non lo sarebbe. Gli mostro orgoglioso il mio gloryhole, gli spiego come funziona quando vengono i miei avventori. Sono curiosi di provare.
Si abbracciano e si baciano spesso, la loro complicità è straordinaria e penso che ogni coppia dovrebbe essere così.
La piacevole chiacchierata e la fugace conoscenza ci prende un po' di tempo, poi mi ricordo di G. che aspetta e allora invito i miei nuovi amici ad iniziare la serata.
Mi avevano cercato loro, forse lui, colpiti dai miei racconti, da quello che avevo creato e mi avevano chiesto di provarlo anche loro. Dopo averci pensato un po' su, avevo immaginato una serata con loro dietro al gloryhole ed io con altri avventori selezionati, dall'altra parte, terzi "comodi" a turno di un gioco di coppia che loro volevano fare.
Con calma e accuratezza monto il gloryhole e gli dico come sistemarlo al meglio, li lascio dentro, si sistemano e poi chiamo il mio amico. 
Io: "Oh bello, puoi salire, è tutto pronto"
G:"Certo, sono qui sotto, apri pure"
Non avevo mai visto in volto il mio amico G. ero curioso e un poco nervoso anche per questo. Lo aspetto sull'uscio della porta, eccolo, ha un viso sorridente e solare, i capelli mossi e neri, mi stringe la mano e ci salutiamo come due vecchi amici. Ci sediamo in soggiorno e rompiamo un attimo il ghiaccio.
G:"Allora sono dietro al gloryhole, oggi non vedevo l'ora che arrivasse questa serata, che dici vado?"
Dentro di me penso "Si aprono le danze" e gli dico che può accomodarsi.
Lui si dirige verso il Gloryhole, io rimango un po' imbarazzato in soggiorno.
Sento tutti quei rumori a me così familiari come lo slacciarsi dei pantaloni, il magico tintinnio della cinta che cala e tocca terra, poi null'altro, questa volta non sono dall'altra parte del gloryhole.
Dopo qualche istante sale in me la curiosità, posso vedere un uomo al mio gloryhole da una visuale a me sconosciuta. Mi alzo e con la scusa (detta a me stesso) di prendermi una birra in frigorifero mi reco all'ingresso. Lo attraverso, mi giro e lo vedo.
E' aggrappato alle maniglie, il suo volto è girato dalla parte opposta rispetto a me, non incrocio i suoi occhi. Ha calato i pantaloni, vedo le cosce ben tornite e villose, vedo le sue natiche scoperte e sode e ricoperte da un liscio pelo nero. Sente che lo sto guardando, si gira verso di me, ha sul volto un sorriso di piacere e di estasi e senza staccare la mano dalle maniglie mi fa un cenno col pollice all'insù, sorrido e vado a prendere la birra.
Lo spettacolo mi ha eccitato, stappo la bottiglia di birra e mi appoggio allo stipite della porta per continuare a godermi la scena.
Proprio come ha fatto tante volte con me, ogni tanto G. ritrae il suo pene grosso e duro dal buco, lo fa perché sente l'orgasmo arrivare e vuole resistere, lo rimette dentro e i suoi gemiti sono inequivocabili, lo toglie ancora e poi non resiste più, lascia il suo membro marmoreo alle attenzioni della deliziosa coppia, fino all'ultimo, fino a godere e lasciarsi andare alle onde di piacere che pervadono tutto il suo corpo.
La coppia è gentile, non so chi l'ha fatto godere, ma quando toglie il suo pene dal buco, esso è ben coperto da carta e pronto per essere pulito. Mi ritraggo e lo lascio alla sua intimità, mi chiede di usare il bagno.
"Sai dov'è" gli faccio sorridendo e lui soddisfatto si reca in bagno. Io mi avvicino al buco, mi piego per vedere ma non vedo nessuno, la luce è spenta e dentro la stanza è buio pesto, infilo la mano nel buco e mostro un vigoroso pollice all'insù, lo avranno visto?
Mi risiedo in soggiorno, G. ritorna mentre si allaccia i pantaloni. Presi dalla situazione così trasgressiva ed eccitante ci fermiamo a parlare di come è andata, gli è piaciuto molto ed allora, io stesso, eccitato per quello che ho appena visto, poggio la birra e mi reco al gloryhole.
Ho i pantaloncini corti, non porto la cinta, essi cadono a terra leggeri e rapidamente, sono già eccitato. Il mio pene è accarezzato e dopo qualche esitazione, qualche leggiadra carezza, viene accolto nella bocca di qualcuno che non so chi è. E' lui o lei?
Il piacere pervade il mio corpo, afferro con forza le maniglie della parete, esattamente come fanno i miei avventori, mi lascio andare. Sento una bocca, sento le mani che giocano con il mio pene eretto e duro, mi appiattisco sulla parete e gemo di piacere.
Il mio amico G. spunta dalla porta, è a pochi centimetri da me, giocherella col suo telefono, ma con la coda dell'occhio si gode la scena, ma io sono troppo preso da quello che mi sta facendo una bocca sconosciuta che non me ne curo.
Anche io, come G. prima di me, ogni tanto mi fermo e lo ritraggo, poi lo rimetto e poi decido di lasciar fare e di lasciar uscire il mio caldo sperma mentre una sapiente mano mi masturba con dolcezza e decisione. Vengo e libero con gemiti e suoni gutturali di piacere intenso, tutta la mia voluttà. Anche il mio cazzo, esce dal buco, bendato come una mummia egizia, mi pulisco, mi tiro su i pantaloni e nel silenzio mi accomodo in soggiorno. G. è in piedi davanti a me mi guarda e sorridiamo poi mi fa "Io sto ancora arrapato, che dici lo rimetto dentro?"
Mentre mi accendo una sigaretta, lo guardo e gli dico "Certo, che problema c'è". Mi rilasso e mi godo il momento. Questa volta non mi alzo per vedere cosa succede, ho già visto la scena e preferisco rilassarmi. Poi mi arriva un messaggio "Sono arrivato".
E' M., un altro avventore che però conosco anche di persona, un ragazzo simpatico, quasi mio coetaneo, poco più giovane di me. Mi sta molto simpatico.
"Ti apro" gli rispondo. Mi reco all'ingresso, chiedo il permesso a G. di farlo salire e gli chiedo se per lui ci sono problemi a far entrare un altro avventore mentre è intento a godere, mi fa cenno di no.
Penso sia preso da altre emozioni che preoccuparsi di vedere entrare uno sconosciuto mentre se lo sta facendo succhiare in un buco.
Non apro la porta, se qualcuno scendesse assisterebbe ad una scena a dir poco surreale: un uomo a brache calate con l'uccello in un buco che ansima vigorosamente. Appena vedo M. dallo spioncino apro e lo faccio entrare. La scena sopra descritta appare a lui: "Ah! Stiamo così" esclama divertito, un rapido saluto reciproco di entrambi i miei ospiti e subito M. si dirige in soggiorno.
Ci sediamo e chiacchieriamo come due vecchi amici, gli offro una birretta e lui l'accetta di buon grado, un altro avventore che avevo invitato mi contatta e gli dico si sbrigarsi.
E così mentre io ed M. ci raccontiamo la giornata, G. gode per la seconda volta e come la prima si reca in bagno. Nel frattempo F. era arrivato e mi aveva fatto accendere la TV, voleva vedere gli ultimi istanti della finale di Champions League tra Juventus e Barcellona.
F. è stato il primo avventore del mio gloryhole, lo conosco da più di un anno ma solo in questo ultimo mese lo avevo conosciuto di persona. Ha un viso simpatico e rotondo, a volte mi sembra un marziano, con la testa sulle nuvole, ha delle uscite che mi fanno scoppiare di risate. Entrambi gufiamo la Juve, M. non è di parte e sorride.
G. ci saluta, deve uscire, così rimaniamo in tre, lasciamo la coppia respirare un poco, forse chissà, stanno giocando tra loro. Siamo presi dalle nostre chiacchiere che quasi ci dimentichiamo della coppia che magari sta aspettando.
M. sta bevendo la sua birra e non sembra intenzionato a mollarla, F. non stacca gli occhi dalla tv, ma con cortesia lo invito a recarsi al gloryhole, gli dico che non è educato lasciarli troppo tempo da soli. F. si dimostra educato come sempre, rimette i piedi a terra e capisce che forse ho ragione. E' il suo turno. Io rimango con M. a parlare e bere birra. Lasciamo la TV accesa e il mio amico F. a godere delle attenzioni delle due bocche sconosciute.
Mentre chiecchieramo, F. inizia a schioccare le dita per richiamare la nostra attenzione, mi giro e mi alzo poi mi avvicino a lui.
Anche lui è aggrappato alle maniglie, il suo bacino incollato alla parete, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra "..............stanno" ho capito solo l'ultima parola e la mia mente ricostruisce la frase in "Ma qui non ci stanno". Penso che la coppia si sia stancata e che l'abbia lasciato in bianco, poi però sento inequivocabili rumori prodotti da lingua, bocca e mani quindi capisco che non è così e gli faccio "Cosa hai detto?" ed allora F. sussurra con più decisione e scandendo bene le parole "Quanto stanno????".
Avrei voluto vedere la mia faccia allo specchio e gli rispondo "Ancora 2 a 1 per il Barcellone", rivolge il pollice all'insù e lo lascio al suo doppio godimento. Mi siedo e rido, rido dentro di me e fuori, penso che F. sia un personaggio fantastico.
Per il suo doppio godimento F. ritorna durante gli ultimi scampoli di partita, vede anche il terzo goal del Barcellona.
M. si alza, si spoglia tutto nudo, come suo solito, e si reca da vero guerriero al gloryhole a prendere il suo piacere donato dalla sublime coppia. Offro una birretta anche a F. e lui "Si certo come no, stasera non ho mangiato nemmeno il gelato, ero troppo nervoso - dentro di me aggiungo per la serata ma lui - sai, per la partita". Lo adoro.
Mentre vado a prendere la birretta in frigo per F., mi fermo a guardare M., vedo il suo corpo completamente nudo appoggiato alla parete, le mani che stringono le maniglie, mi avvicino e gli tasto le natiche sode e lisce e guardandoci negli occhi sorridiamo, poi lo lascio al suo piacere.
Dopo un po' ritorna, si riveste e ci rilassiamo di nuovo tutti e tre, mi arriva un messaggio, la coppia è sfinita, gli dico che se vogliono possono raggiungerci in soggiorno, mi rispondono che per loro va bene ma vogliono chiacchierare un po' solo con me. I miei amici M. ed F. capiscono al volo si alzano e mi salutano
F.: "Mannaggia, adesso la birretta l'hai aperta"
Io: "Non ti preoccupare la bevo io"
F.: "Ma mi ci sono attaccato"
Scoppio a ridere "Ti ricordo che ti ho preso l'uccello in bocca diverse volte, non mi schifo"
Li saluto, sono stato proprio bene con loro, sono due persone che sono contento di aver invitato e di aver scelto per questa serata.
Chiudo la porta e aiuto la coppia ad uscire dalla loro gabbia di piacere.
"Tu sei un matto" mi fa lei ridendo divertita. "Tu sei un genio" mi fa lui.
Ci sediamo sul divano per alcune chiacchiere di relax. Sono una coppia speciale, divertente, solare, mi sembra di conoscerli da una vita. Spendiamo gli ultimi istanti della serata a raccontarci un poco, soprattutto io, mi chiedono chi sono e cosa faccio, è bello vedere che non si fermano a conoscere solo il lato sessuale di me. Li saluto e li accompagno alla porta e se ne vanno, divertiti e stanchi. Che serata!

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