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lunedì 3 marzo 2014

Ragazzo di sborrata...ops borgata

Un bel ragazzetto di 31anni mi contatta e mi chiede se può provare il mio gloryhole. Come poter negare questo piacere ad un giovanotto di bella presenza e sopratutto di ottima dotazione. Seguo il mio iter per farlo arrivare da me. Non capisce, vuole subito l'indirizzo. No caro, mio non si fa così. Allora si adatta e segue esattamente il mio codice (citazione dal mio serial tv preferito, Dexter, in cui il protagonista aveva un codice a cui attenersi rigidamente e che lo toglieva dai guai). Mi dice che viene da, beh non ve lo dico, ma vi basti sapere che è piuttosto fuori mani ed è in quella che oggi è divenuta la periferia estrema di Roma Est.
La cosa mi rammenta scene di "Ragazzi di vita" o "Una vita violenta", ma credo che la situazione sia completamente diversa, questa volta è lui a cercare me e non sono Pasolini che vado io a cercare lui, né tantomeno sgancio un quattrino, ci mancherebbe!
Ci mette meno di quanto mi aveva detto ed io non sono pronto, debbo velocizzatre il mio rituale e metto a dura prova l'architettura dell'uomo dalle mani d'oro. Sale le scale, lo sento arrivare. Mi ritraggo e attendo che si posizioni.
Entra e nemmeno poggia il giubbetto. Si cala i pantaloni appena chiusa la porta, sembra voglioso ed eccitato. spunta dal buco un bel pisello barzotto, una rosa ancora non schiusa che sarà mia cura far sbocciare.
Mi avvicino ed inizio a lavorare quel giovane pisello che sa di pulito. Sento i suoi gemiti e pare gli piaccia. La mia lingua scivola sulla cappella, percorre sinuosa l'asta del cazzo ed arriva nella foresta dove si nascondono due piccoli coglioni succosi. Inizio a leccarli, li succhio con passione e delicatezza e sento dall'altra parte salire eclatanti gemiti, pare abbia fatto centro. La mia lingua è infaticabile e lavora con cura quei giovani e carichi testicoli. 
Il suo cazzo è durissimo e sembra sussultare di piacere. Quando riprendo a lavorare la cappella, ogni tanto il giovane si ritrae perché sente che l'orgasmo si avvicina. Mi fermo ed aspetto che passi. "Quanti anni hai?"- gli chiedo mentre osservo i piccoli spasmi del pene. "31" mi risponde, con una voce virile e molto maschile. "Te l'ha mai succhiato un uomo?" - "No, questa è la prima volta e non so se ti avessi davanti, insomma non so se me lo farei fa". Gli rispondo pacatamente "Non ci sono problemi, il gloryhole è fatto per questo".
Il cazzo ha perso un po' di erezione, lo riprendo a lavorare con la bocca, quando sento che inizia a sussultare, mi fermo e con la mano lo accarezzo dolcemente. Cerco di prolungare il suo piacere il più possibile. "Ti ritiri ogni tanto perché ti paice e non vuoi venire vero?"- il ragazzo fa una piccola risata e mi risponde di si- "E' troppo bello voglio godere ancora". Non posso sottrarmi a questa richiesta. La mia mano lavora dolcemente e lentamente la sua cappella, so come tenere a bada il suo orgasmo. Ogni tanto all'improvviso lo prendo in bocca e lo ingoio fino in fondo. Lo tengo nel calore della mia gola e sento i suoi commenti di piacere. Invoca Dio numerose volte. "oh mio Dio" è la frase che più ricorre nei suoi sussulti e gemiti di piacere. Alterno la bocca e la mano, poi ogni tanto mi soffermo con grande pazienza sui piccoli coglioni carichi. Penso dentro di me che se mantengo questa eccitazione a lungo, alla fine ci sarà una sborrata eccezionale.
"Hai la fidanzata?"- e lui- "No". Rimango perplesso "Ma come, un bel ragazzo come te e con questo bel pisello!". Mi risponde tra lo scocciato e il rassegnato "Eh!", come a dire "E che ce posso fa?". Sorrido e mentre lo lavoro mi piace ascoltare i suoi gemiti e le sue invocazioni alla divinità.
Noto che non si ritrae più. Gli chiedo se ha voglia di venire e mi risponde di si, quasi con una supplica. Allora con la mano, inizio a massaggiarlo lentamente sulla cappella, poi alla base della stessa, voglio farlo impazzire con il mio tocco. Aumentano i suoi gemiti ma io non aumento la velocità della mano e delle dita. Sento arrivare l'orgasmo, la sua cappella è gonfia e paonazza. Iniziano a partire degli splendidi schizzi di sborra, partono alti con parabole discendenti verso di me, riesco ad evitarli ma questi proseguono in un numero incredibile. Lo sperma inizia a colare ma è solo un attimo perché mentre proseguo a massaggiarlo riparte l'ultimo fiotto, denso e potente: l'ultimo fuoco artificiale, quello più eclatante. Il ragazzo è sfinito e completamente svuotato. Gli dico che sono rimasto piacevolmente sorpreso e che non avevo mai visto niente di simile come venuta. Sorride e mi dice "Ma dai? davvero?". Ridiamo mentre si pulisce e si riveste. Mentre si tira su i pantaloni, i miei occhi cadono sulla sua mano destra. Porta un grosso anello d'oro. Rimango perplesso, d'istinto non mi fa una buona impressione, ma non saprei perché. Suggerimenti?
Mi saluta educatamente e mi ringrazia. Ciao. Buon ritorno a casa.






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