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domenica 2 marzo 2014

un ragazzo dolce

E' sabato pomeriggio, ho appena salutato l'uomo dalle mani d'oro quando mi arriva un messaggio. E'  un ragazzo con cui avevo parlato sul web. Eravamo rimasti d'accordo che sarebbe venuto la sera. Ed eccolo puntuale e curioso a chiedere dove venire e che cosa fare per raggiungere il mio gloryhole.
Gli lascio tutte le informazioni e fissiamo un'orario.
E' sera, devo sperimentare il gloryhole finito. L'uomo dalle mani d'oro ha fatto delle varianti di progetto su mia richiesta, le ha fatte in corso d'opera, prima di montarlo definitivamente. Il rituale cambia, è un po più complesso ma sempre eccitante. Mi chiudo nel mio rifugio e lascio all'esterno tutto il resto.
Ascolto musica, c'è un brano che mi sta in testa da stamattina e non so perché e nemmeno ve lo dico. Passa l'ora dell'appuntamento e il ragazzo non si vede. Mi arriva un messaggio, mi dice che sta cercando parcheggio e si scusa del ritardo ma per venire da me ha trovato il delirio di automobili e traffico. Sorrido e lo rassicuro. Attendo con calma mentre mi fanno compagnia la musica ed il web.
Finalmente è sotto. Gli apro e gli mando un sms con le ultime dritte per arrivare da me. Ma dal citofono sento che il portone non si apre e il giovane ragazzo manda un'imprecazione che mi fa sorridere e quindi riapro il portone, questa volta è dentro, lo sento entrare.
Sono dietro al gloryhole nuovo e completo. Aspetto l'arrivo del giovane ragazzo. Entra, si sistema, si cala i pantaloni ed appoggia il suo membro nel buco. E' un morbido uccello addormentato che sa di pulito. Lo prendo in bocca e sento subito dall'altra parte un gemito di piacere. Lo lavoro con calma, quell'uccello cresce velocemente, diventa durissimo ed è molto all'insù, completamente dritto e largo alla base. Alterno, come so fare io, lingua e mani, noto che il ragazzo cerca di offrirmi le palle, capisco che vuole che lecchi anche quelle. Ho ragione, perché quando le prendo in bocca e le inizio a leccare, pare che il suo piacere aumenti a dismisura. Ma la mia lingua non si ferma, oltre alle palle cerco di raggiungere quella piega goduriosa che sta tra l'inguine e la coscia, dove la sensibilità è più alta. Credo di aver fatto centro perché il ragazzo lo sento ansimare, vedo le sue mani scivolare sul ventre e toccarsi ed accarezzarsi con estrema dolcezza. La pelle umana secondo me è un altro pene. Con le mani puoi scivolare sul corpo e dare sensazioni da brividi, forse mi manca un po' questa parte del sesso.
Gode il ragazzo, lo sento ansimare. Lo masturbo, lo lecco, sento il suo piacere crescere. Decido che è venuto il suo momento ed afferro il suo bel cazzo duro in mano,:lo sego, lo sego sempre più forte fino a faro esplodere di piacere. Lo pulisco per bene con la carta e glielo restituisco. Il ragazzo mi parla. Ha una voce dolce e giovanile, non gli ho chiesto l'età ma non credo superi i 30 anni. Gli chiedo se gli è piaciuto e ridendo mi dice che ha gradito molto e che aspetta, da buon egocentrico, di leggere del nostro incontro. Eccoti accontentato dolce ragazzo. Apre la porta saluta e va via, gli porgo la mano dal buco e la stringe, deve essere strano per lui questo modus operandi. Chissà cosa pensa sul serio di me.
Notte notte.

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